La Roma Primavera di Alberto De Rossi nella stagione 2018-2019 affronta un campionato molto impegnativo scontrandosi con colossi molto collaudati nel panorama giovanile calcistico italiano.
In questo articolo, l’abbiamo analizzata nella gara disputata il 12 gennaio 2019 a Vinovo contro la Juventus di Mister Baldini. A livello numerico De Rossi schiera i suoi ragazzi con il sistema di gioco 1-4-3-3. La linea dei 4 difensori, grazie ai due centrali Cargnelutti e Trasciani, garantisce un buon equilibrio in fase di non possesso. In fase di possesso, invece, i due terzini Parodi e Semeraro, riescono molto spesso ad accompagnare gli attacchi giallorossi creando spesso imbarazzo alla linea difensiva avversaria. Il centrocampo è rappresentato da una buona qualità complessiva, coadiuvata dalla fisicità offerta dalla mezzala Greco, molto abile negli inserimenti. I 2 attaccanti esterni invece, molto generosi, fino alla sostituzione sono riusciti ad essere incisivi in entrambe le fasi di possesso e di non possesso palla.
Tendenzialmente la squadra sembra avere una precisa identità rappresentata da principi di gioco molto chiari e condivisi da tutta la squadra. Il vero giocatore chiave è il play Pezzella, calciatore “universale” che riesce molto spesso ad essere incisivo in zona di finalizzazione (autore anche in questa gara di uno dei tre goal realizzati dalla Roma).
SISTEMI DI GIOCO
BASE: 1-4-3-3
IN POSSESSO: 1-3-2-5
IN NON POSSESSO: 1-4-5/1
FASE DI POSSESSO
La fase di possesso della Roma è caratterizzata da una costruzione che ha spesso come scopo quello di raggiungere nel minor tempo possibile la linea mediana del campo. I due centrali difensivi sovente si rifugiano nel lancio lungo in ampiezza su una delle due punte esterne. In alternativa, sull’attaccante centrale Celar, molto abile a gestire i contrasti con i suoi dirimpettai.
Interessante la sequenza che ha portato al raddoppio giallorosso con questo tipo di sviluppo.

Una volta palla nella metà campo avversaria l’obiettivo è quello di lavorare in ampiezza con continue combinazioni di entrambe le catene. Tutti gli interpreti terzino-mezzala-punta esterna sembrano molto portati al gioco collettivo e ad interscambiarsi le posizioni, creando continue situazioni di imprevedibilità.
Questo scenario facilità molto la rifinitura per Celar, ottimo interprete e finalizzatore molto freddo davanti alla porta. Altra costante tattica interessante sono gli inserimenti delle mezzale negli spazi vuoti lasciati nelle varie situazioni di gioco.
In questa squadra Greco e Riccardi, rappresentano ottimi interpreti in questa direzione. Altra nota interessante è la conformazione fisica degli giocatori giallorossi, che unita ad ottime capacità tecniche, permette di creare continui 1 contro 1 nella zona di rifinitura.
Questo tema, spesso, genera superiorità numerica in una zona di campo determinante, fronte alla porta e con libertà di scelta della giocata successiva.
FASE DI NON POSSESSO
Come già accennato, la Roma Primavera sembra una squadra molto disciplinata tatticamente. Le principali costanti tattiche evidenziate in fase di non possesso sono:
- Palla nella metà campo avversaria: costante riaggressione immediata in cerca della riconquista del pallone.
- Palla nella propria metà campo: linee molto compatte in ampiezza e reparti molto legati. Non è facile, infatti creare azioni da goal alla squadra giallorossa.
Nota: Uscire dalla prima pressione e verticalizzare velocemente può essere una buona mossa per creare problemi alla linea difensiva di De Rossi.
Come si può notare nel fermo immagine di seguito, i due centrali non hanno letto con i giusti tempi la verticalizzazione bianconera che ha portato alla rete di Nicolussi.

TRANSIZIONE OFFENSIVA
Le transizioni offensive sono un’arma molto incisiva della Roma. Tutti gli interpreti sono votati a ripartire con ferocia estrema e anche l’assortimento di tutta la rosa fa pendere la bilancia in questa direzione.

D’Orazio e Besuijen, ad esempio, unendo un costante apporto in entrambe le fasi del gioco, spendono molte energie.
Mister De Rossi, in maniera intelligente, a metà del secondo tempo spesso li sostituisce con forze fresche e con simili caratteristiche per garantire una continuità di gioco che spesso si rivela un’arma micidiale nel corso delle gare.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
In questa fase di gioco è evidente il principio: “l’uomo più vicino al pallone aggredisce immediatamente”. Gli appoggi, di conseguenza, vengono chiusi inibendone le linee di passaggio.
Saltata la riaggressione si cerca di ricomporre le linee dei reparti con velocità.
PALLE INATTIVE PRO
In questo caso si cerca di sfruttare i punti di forza dei giovani ragazzi di De Rossi. Di conseguenza i due centrali difensivi e la punta Celar sono ricercati con costanza, in zone dell’area prontamente liberate da movimenti esca dei compagni.
PALLE INATTIVE CONTRO
La Roma tendenzialmente marca ad uomo. Due uomini sono collocati a zona; il primo sul palo di parte e il secondo alla ricerca della palla ricercando la possibile traiettoria.
PUNTI DI FORZA
Ottimo mix qualità, fisicità, concentrazione.
Celar, vero terminale offensivo e costante spina nel fianco delle difese avversarie.
Pezzella, giocatore che riesce davvero ad unire tutte le fasi e i reparti giallorossi. Giocatore “ovunque”.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Difesa molto forte e organizzata ma se presa in velocità può andare in sofferenza.