Dopo un inizio di stagione tra alti e bassi, i Toffees sembrano aver finalmente trovato una buona stabilità di prestazioni e risultati, che ha consentito loro di guadagnare punti importanti nelle ultime settimane.
Con un passato nel Barcellona e nell’Ajax, Koeman non può che preferire uno stile di gioco orientato al possesso palla.
L’olandese è un allenatore molto flessibile: sia nell’utilizzo di diversi sistemi di gioco (difesa a 3, difesa a 4), sia per l’adattabilità alle molteplici situazioni che si presentano a partita in corso.
Quest’anno l’allenatore olandese sta sfruttando tutto il suo bagaglio tattico, schierando l’Everton in diversi modi.
Alcuni esempi di moduli utilizzati dall’Everton in questa stagione
FASE DI POSSESSO
Costruzione
In fase di costruzione, sia il portiere che i difensori non si fidano molto a giocare il pallone, preferendo la verticalizzazione per i riferimenti offensivi non appena subiscono la pressione avversaria.
I terzini si allargano: Coleman si posiziona molto alto, mentre Baines rimane leggermente più arretrato, per aiutare la manovra se necessario.
La circolazione bassa è supportata da un centrocampista bravo a dettare i tempi di gioco e dagli altri compagni di reparto che si muovono in zona luce.
Qualora si voglia costruire palla a terra dalla difesa, un trequartista (solitamente Mirallas, ma dipende dal modulo) scende a dare una mano a centrocampo, creando superiorità numerica ed agevolando l’uscita del pallone.
Uscita bassa dalla difesa: Si creano triangoli per aumentare le opzioni di passaggio al portatore.
Mirallas arretra a centrocampo creando densità in zona palla.
Fase di sviluppo
Una volta giunti nella metà campo avversaria, gli uomini di Koeman si distendono in ampiezza: i terzini accompagnano l’azione posizionandosi in prossimità delle linee laterali mentre gli esterni di attacco (nei moduli che li prevedono), stringono nel mezzo, facendo, insieme ai centrocampisti, densità centrale.
L’Everton fa quindi circolare palla in superiorità numerica, attuando un possesso palla posizionale: il pallone transita rapidamente da una zona all’altra del campo. L’obiettivo è destabilizzare la struttura difensiva degli avversari attirandoli fuori posizione.
Mirallas e Barkley sono i più bravi a giocare fra le linee, si muovono in lungo e in largo per tutto il campo aiutando i centrocampisti nello sviluppo dell’azione: Il primo brevilineo e dotato di grande tecnica, mentre il secondo è meno rapido ma più determinante in fase di rifinitura.
Si forma così un quadrilatero fra i centrocampisti e i trequartisti, dove il vertice basso rimane fisso, e gli altri 3, dotati di grande libertà di movimento, si smarcano per ricevere palla o per attaccare la profondità.
Scaglionamento a quadrilatero: In questo caso Schneiderlin è il vertice basso, mentre Davies quello alto. Interscambi continui all’interno del rombo.
Fase di rifinitura e finalizzazione
Il possesso palla posizionale apre dunque spazi fra le linee avversarie.
L’Everton, tramite rapide combinazioni nello stretto, sfrutta la situazione con grande efficacia.
Sovraccarico zona rifinitura: Dopo un fraseggio nello stretto, Lookman(esterno d’attacco) arriva alla conclusione; Coleman(terzino destro) taglia dentro l’area.
Ma la trama di gioco più ricorrente per arrivare al gol è il l’utilizzo della fascia destra, dove Coleman, terzino in grado di fare ottimamente anche la fase offensiva, stringe al centro rendendosi pericoloso in area di rigore.
Cross dalla destra: Su verticalizzazione centrale, Coleman taglia in area e la mette in mezzo per gli inserimenti dei compagni.
Lukaku è il terminale offensivo della manovra, nonché punto di riferimento per le verticalizzazioni dalle retrovie: grazie alla sua prestanza fisica, riesce a proteggere la sfera permettendo alla propria squadra di guadagnare campo.
La qualità tecnica e la capacità di muoversi nel lungo e nel corto lo rendono un attaccante completo, abile nel giocare tra l’altro anche decentrato e spalle alla porta.
Movimento corto-lungo: Davies detta il tempo del passaggio; Lukaku con una corsa in diagonale nel corto si mette in zona luce; Mirallas taglia dietro dietro dando profondità.
FASE DI NON POSSESSO
Zona alta
In fase di non possesso, gli uomini di Koeman non concedono la prima costruzione agli avversari, attuando un pressing alto al fine di togliere spazi e tempi al portatore di palla.
Pressing alto: Baines accorcia sul ricevitore mentre i compagni controllano i loro rispettivi avversari, costringendoli all’errore individuale da cui scaturisce il gol di Lukaku.
L’Everton copre la zona centrale del campo costringendo gli avversari a giocare sulle fasce. Ad uno dei trequartisti è affidata la marcatura del regista.
Copertura zona centrale: Lukaku, Barkley e Mirallas coprono le linee di passaggio per i giocatori più offensivi impedendo la verticalizzazione. Mirallas controlla il regista avversario.
Si sviluppa quindi un pressing settoriale: Il gioco viene orientato sulle corsie laterali dove l’Everton, aumentando la densità numerica, aggredisce gli avversari.
Pressing settoriale: 5 giocatori presiedono la zona laterale del campo; il portatore di palla è costretto ad appoggiarsi all’indietro
Zone medio-basse
Nella propria metà campo, l’Everton si difende bassa e stretta, con Lukaku e un altro compagno (solitamente Mirallas) che si smarcano preventivamente sopra la linea della palla, sfruttando un eventuale transizione positiva.
Il resto della squadra è molto disciplinata in fase difensiva: la linea di centrocampo, formata da giocatori bravi in fase di interdizione, si dispone scaglionata: un giocatore copre lo spazio fra le linee mentre le mezzali escono in pressione, seguendo i principi di palla coperta e scoperta.
La linea difensiva, stretta ed allineata, si spezza solo quando un attaccante avversario esce dalla stessa per muoversi in zona luce.
Disposizione in fase difensiva contro il City: Trasformazione del 3-4-2-1 in 5-3-1-1 con l’arretramento di Barkley nel ruolo di mezz’ala sinistra.
Anche in zone basse il copione è sempre lo stesso: si crea densità centrale indirizzando gli avversari verso l’esterno, dove la riconquista del pallone è più agevole.
Se la sfera viene recuperata, si verticalizza immediatamente per Lukaku dando vita al contropiede.
Densità laterale: Costante utilizzo di raddoppi e triplicature di marcature per il recupero palla.
Nella fase di non possesso, il giocatore più determinante è senza dubbio il mediano Idrissa Gueye: il senegalese, con 92 tackles vinti, è momentaneamente in testa nella classifica dei contrasti riusciti in Premier League.
Un Everton dunque, che esprime principi di gioco da grande squadra, e non è un caso se Ronald Koeman sia fra i possibili successori di Luis Enrique sulla panchina del Barcellona.