SISTEMA DI GIOCO:
Sistema di base:
1-3-3-3-1
Fase di possesso:
1-3-3-3-1 / 1-4-3-3
Fase di non possesso:
1-5-4/1
Il Lille di Marcelo Bielsa è una squadra che gioca un calcio imprevedibile, dinamico e molto spregiudicato, alla quale piace molto avere il pallone tra i piedi, padroneggiando il campo in tutte le zone ed in tutte le circostanze.
I concetti di gioco che si evidenziano osservando questa squadra sono, in FASE DI POSSESSO:
- Ricerca del mantenimento del possesso palla, ma non un possesso palla sterile, bensì finalizzato ad attrarre e causare il movimento degli avversari, per creare spazio alle loro spalle e di conseguenza servire compagni liberi in quelle zone lì;
- Smarcamenti alle spalle degli avversari, concetto cardine di Bielsa, secondo il quale per metterli in difficoltà bisogna andare a giocare dietro di loro, ricollegandoci al concetto di possesso palla funzionale appena esposto in precedenza;
- Ampiezza e profondità sempre presenti, in ogni situazione di gioco, soprattutto nelle fasi di transizione positiva;
- Smarcamenti combinati a due giocatori, in particolar modo sulle zone laterali del campo;
- Interscambi sulla trequarti, dove si cerca di mandare più uomini possibile tra la linea di centrocampo e quella di difesa avversarie, mandando sempre almeno un giocatore a ricercare l’attacco della profondità, per allungare quello spazio muovendo le difese avversarie verso la porta;
Per quanto riguarda la FASE DI NON POSSESSO invece, i concetti chiave sono:
- Marcatura a uomo a tutto campo su linee di anticipo, con la presenza dell’uomo in più capace di garantire copertura sulla linea difensiva;
- Pressione individuale e ricerca del duello, cercando sempre di rendere la palla coperta, e di conseguenza neutralizzando attacchi in profondità, dato che attaccando spregiudicatamente con almeno 7 giocatori, in fase di transizione negativa si ritrovano a difendere molto spazio alle loro spalle;
- Portiere gioca molto alto, proprio per il concetto appena evidenziato sopra;
- Ricerca immediata di un riferimento da marcare in fase di transizione negativa;
- Neutralizzazione dei 2vs1, convertendoli in 1vs1, togliendo le soluzioni in ampiezza.
Dopo una piccola introduzione, andiamo ad osservare i protagonisti di questo modo di interpretare calcio:
Il portiere Maignan, come già detto in precedenza, gioca molto alto. Agendo da difensore aggiunto, va a neutralizzare molti attacchi in profondità, prendendosi grandi rischi, ma uscendo molte volte da queste situazioni con padronanza e coraggio, sia grazie alla sua abilità del gioco con i piedi, che nelle letture delle traiettorie e delle situazioni.
I tre difensori sono, da destra a sinistra, Iè, Thiago Maia e Junior Alonso, il primo piede destro, gli altri due mancini. Sono molto abili nell’andare a ricercare passaggi in verticale tra le linee, ed è richiesto a loro un grande lavoro di adattamento e di capacità di lettura in fase di non possesso, dato che difendono molte volte avendo tanto spazio intorno a loro. Thiago Maia viene anche utilizzato vertice basso nel centrocampo a tre, essendo dei tre difensori quello più abile nel palleggio e nel gioco in verticale.
Il centrale di centrocampo Thiago Mendes è un giocatore abbastanza completo, dotato di grande dinamismo e di una buona tecnica individuale, rendendolo l’ago della bilancia della squadra, trovandosi nel centro esatto del sistema di gioco di cui fa parte. I suoi movimenti ballano tra le spalle della linea di centrocampo e sul corto, davanti alla linea stessa. Quando si dispongono con un centrocampo a tre ricopre il ruolo di intermedio destro principalmente, scambiandosi spesso con l’altro intermedio, Benzia.
Benzia è il numero 10 ed il capitano della squadra. Essendo un giocatore molto talentuoso, dinamico, abile nel dribbling negli inserimenti, in particolar modo nell’attacco della porta. Rappresenta l’imprevedibilità della sua squadra. Gioca sulla trequarti, e ricopre il ruolo di intermedio sinistro nel centrocampo a tre, scambiandosi sia con Thiago Mendes, sia con tutti gli altri giocatori in fase di rifinitura. Fa continui movimenti, eludendo spesso i suoi diretti marcatori ricercando con grande alternanza sia movimenti sul corto che in profondità, alle spalle degli avversari.
Sugli esterni giocano sulla destra Bissouma (esterno basso) e Bahlouli (esterno alto), mentre a sinistra Ballo Toure (basso), piede sinistro, ed il talento scuola Ajax, Anwar El Ghazi (alto).
Si inter-scambiano molto come detto in precedenza, i due esterni bassi sono giocatori dotati di eccellenti doti aerobiche e non disdegnano nella tecnica individuale, i due alti sono uno più di quantità, Bahlouli, che calcia anche da fermo, e l’altro più di qualità, El Ghazi, molto pericoloso quando entra nel campo a piede invertito, ma soprattutto imprevedibile nelle scelte di gioco, negli smarcamenti in particolare, dove alterna movimenti sul corto a movimenti in profondità, e con la stessa alternanza, movimenti in ampiezza a movimenti dentro il campo tra le linee, mettendo in difficoltà il diretto marcatore avversario.
L’attaccante Ponce ha la caratteristica lampante di attaccare la profondità. Lui è il giocatore incaricato di attaccare con insistenza gli spazi alle spalle della difesa avversaria, cercando di andare, leggendo le intenzioni del possessore e dei posizionamenti, degli spostamenti e delle posture dei difensori avversari. Maggior parte della volte si posiziona sulla zona cieca dei difensori avversari, ricercando movimenti fuori linea, corse ad U e corse ad L. A volte viene a giocare anche sul corto, in fase di transizione positiva in particolar modo, ricercato per gli uno due sullo scarico, riattaccando immediatamente la profondità.
FASE DI POSSESSO
- Costruzione e Sviluppo:
Giocano sempre dal basso, con il centrale posto al limite dell’area, i due difensori si allargano, esterni bassi massima ampiezza, e il centrocampista centrale che balla sul corto e tra le linee. Il concetto è quello di muovere la palla da una parte all’altra del campo cercando di : AGGIRARE la pressione avversaria uscendo sull’esterno con giro palla veloce, oppure, allargare la prima linea di pressione per ATTRAVERSARE il blocco avversario con passaggi in verticale, attraverso smarcamenti “a la espalda” (alle spalle) o “al passillo” (sulla zona cieca) come Bielsa utilizza codificarli. A volte, nei momenti iniziali della gara, quando la difesa avversaria ancora non legge bene gli avversari, cercano l’attacco diretto per SCAVALCARE il blocco avversario con movimenti in profondità dell’attaccante Ponce soprattutto.
- Rifinitura:
Il concetto è la ricerca costante di: ampiezza, profondità e giocatori tra le linee. La ricerca dell’ampiezza è data dagli esterni alti e bassi. Ponce, i tre trequartisti ed i due esterni bassi sono i 5 giocatori che attaccano la profondità; in ogni situazione almeno uno di loro attacca la profondità. Per quanto riguarda l’attacco degli spazi alle spalle dei centrocampisti, si muovono sempre almeno 4 giocatori.
- Finalizzazione:
Maggior parte delle situazioni in cui arrivano alla conclusione provengono da combinazioni di uno-due sullo scarico, dai e vai, triangolazioni interne ed esterne, inserimenti dal limite dell’area verso la porta e soprattutto nelle half-spaces.
- Transizioni positive:
L’elemento lampante in fase di transizione positiva è la ricerca dell’ampiezza e della profondità immediata, in modo tale da rendere possibili attacchi in tutte le zone del campo, in una situazione dove la difesa si ritrova disorganizzata, lontana dalla propria area e quindi deve scappare difendendo molto spazio e considerando molti pericoli.
FASE DI NON POSSESSO
- Pressing ultra-offensivo:
Non utilizzano molto andare a prendere le squadre sulla prima costruzione, piuttosto preferiscono aspettarli verso il centrocampo per iniziare a lavorare sulla riconquista della palla e per preparare l’eventuale transizione positiva.
- Pressing offensivo:
Nel momento in cui la squadra avversaria si ritrova in possesso palla nei pressi della metà campo, mandano un giocatore (l’attaccante in genere), a giocare il 2vs1 tra i centrali loro, cercando di isolarne uno per neutralizzare il 2vs1 a sfavore, convertendolo in 1vs1. Questo concetto di isolare l’avversario senza palla viene adottato anche dalla linea abbastanza scaglionata dei 4 centrocampisti, i quali marcano a uomo su linee d’anticipo, cercando di convertire a loro volta queste situazioni di 2vs1 in 1vs1.
- Pressing difensivo:
In questa zona la squadra si dispone con la linea dei 4 centrocampisti ed una linea di 5 difensori, con l’attaccante che rimane spesso oltre la linea della palla, adottando quindi una sorta di 5-4/1. Dei 5 difensori, 4 difendono sull’anticipo fortissimo, lato palla, concettualmente come i centrocampisti ma in maniera molto più tempestiva ed aggressiva, cercando di tamponare più possibile i giocatori tra le linee. Il quinto difensore rappresenta “l’uomo in più”, che in base al posizionamento di compagni ed avversari cambia di situazione in situazione. Rappresenta la copertura costante, che rende di conseguenza la scelta di giocare su linee di anticipo, un po’ meno rischiosa e più efficace di conseguenza.
- Transizioni negative:
Attaccando in maniera molto ampia, la squadra si apre e le distanze aumentano notevolmente, rendendo la fase di transizione negativa un vero punto debole e sul quale il Lille di Bielsa si prende molti rischi. Basta una marcatura preventiva sbagliata, una postura, una lettura errata, un giocatore che non segue un taglio, per metterli in seria difficoltà. Si trovano spesso dei riferimenti da marcare in maniera circostanziale, di conseguenza al difendente è richiesto un lavoro cognitivamente e psicologicamente molto molto duro, che spesso riescono a portare a termine con grande caparbietà, mentre altre volte meno.