Il Lugano, alla sua seconda stagione nella massima serie svizzera, ha appena concluso il campionato al terzo posto, con qualificazione alla prossima Europa League, frutto di un girone di ritorno fatto di numerosi risultati utili, grazie al lavoro di mister Paolo Tramezzani, alla sua prima esperienza da capo-allenatore, entrato a sostituire mister Manzi dopo il girone di andata.
CARATTERISTICHE E SISTEMA DI GIOCO
Il Lugano è una squadra che non ha spiccate doti tecniche, ma fa dell’organizzazione il suo punto di forza. Gioca quasi esclusivamente con la difesa a 5, composta da tre centrali fisici e due terzini che garantiscono ampiezza in fase di possesso, un centrocampo a 3 con mediano e due interni dinamici che accompagnano l’azione offensiva e due giocatori avanzati: una prima punta centrale più fisica e una seconda punta più di movimento, in grado all’occorrenza di fare l’esterno, ALIOSKI, capocannoniere della squadra.
FASE DI POSSESSO
In fase di possesso, la squadra si dispone con il 1-3-5-2, garantendo ampiezza con i due terzini e scaglionamento posizionandosi su più linee. In base alle esigenze della partita, il Lugano si dispone in campo con l’1-4-3-3, mantenendo comunque gli stessi principi di gioco.
In fase di costruzione, si forma il rombo con i due centrali di destra CUMART e di sinistra GOLEMIC più il mediano PICCINOCCHI. Se pressati, si cerca la giocata sui terzini, MIHAJLOVIC e CRNIGOJ che garantiscono l’ampiezza.
Con palla ai centrali, si cerca il mediano, PICCINOCCHI che ha a disposizione giocate verticali per gli interni SABBATINI e MARIANI, che cercano il posizionamento nella zona di rifinitura. Si ricercano giocate verticali, specialmente con combinazioni palla avanti/indietro/avanti. Il terzino in zona palla accompagna l’azione cercando di creare superiorità numerica
In zona avanzata, si cerca ALIOSKI, giocatore rapido e abile nell’1 contro 1. Da seconda punta predilige giocare sul centro-sinistra, favorendo gli inserimenti o del terzino in sovrapposizione, se rientra verso il centro, oppure, se si muove verso fuori, favorisce l’inserimento nello spazio vuoto dell’interno di parte, MARIANI.
Con questo movimento si cerca di far uscire in zona palla uno dei centrali, creando una situazione di parità numerica al centro per la punta.
Quando sono disposti con le tre punte, il principio è lo stesso: ALIOSKI cerca di attirare dentro il campo l’avversario di zona aprendo lo spazio per gli inserimenti o dell’interno o del terzino
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso, il Lugano si dispone con l’1-5-3-2, con linee vicine per creare densità. Si lascia la giocata nella metà campo offensiva e si difende nella metà campo difensiva.
La linea difensiva lavora compatta, scaglionandosi con movimenti di attacco/copertura in zona palla
Ci sono due situazioni in fase di non possesso che possono essere migliorate: la prima è quella che, nonostante le linee compatte, il Lugano soffre la palla tra le linee, soprattutto nella zona sinistra dello schieramento, dove il terzino si trova spesso in situazioni di inferiorità numerica.
L’altra situazione negativa è quella dell’atteggiamento degli interni di centrocampo, i quali sono un po’ “pigri” nel rientrare in aiuto della linea difensiva, come si può vedere nel gol subito contro il Basilea.
TRANSIZIONI
Nelle transizioni offensive, si cerca di attaccare lo spazio rapidamente sfruttando gli spazi aperti e cercando di trarre vantaggio dalla superiorità numerica
Nelle transizioni difensive, non c’è una ricerca immediata della riconquista, ma si pensa alla difesa della porta.
Partito per raggiungere una salvezza tranquilla, il Lugano ha superato ogni aspettativa, merito senza dubbio di mister Tramezzani e dello staff tecnico. Per affrontare la prossima stagione, però, si dovrà rinforzare la rosa visto il numero maggiore di impegni e il conseguente dispendio di energie fisiche e mentali per una squadra non abituata a competere a un livello così alto.