Introduzione
Joachim Löw siede sulla panchina tedesca dal 2006 (è stato il vice dal 2004), dopo la sconfitta al mondiale casalingo contro l’Italia.
La sua carriera nazionale durata 14 anni e, comprendente la conquista del titolo mondiale in Brasile nel 2014, sembra giunta al termine. Dopo l’Europeo verrà infatti rimpiazzato da Flick, neocampione di Germania con il suo Bayern Monaco.
Intanto però l’Europeo in Germania manca da 24 anni, la sua squadra potrebbe dunque candidarsi prepotentemente alla alla conquista di questo titolo.
Sebbene sia un fedelissimo del 4-2-3-1, Löw non ha mancato in questi tanti anni di provare alternative, similari come 4-3-3 usato nel successo mondiale in Brasile in alcune partite o, di recente, schieramenti con difesa a 3.
Ovviamente sono cambiati gli interpreti ma, a fronte della recente rinascita del Bayern, dalla definitiva affermazione di alcuni giocatori tedeschi di livello mondiale, è interessante osservare questa squadra da vicino, perché denota un mix esplosivo e matura per vincere qualcosa di importante.
Sistemi di gioco
Sistema di gioco base
Il sistema di gioco base della Germania è 4-2-3-1, con due terzini di spinta, un mediano che agisce da regista (Kross) è una forte linea di trequarti a supporto della punta centrale di riferimento.
Sistema di gioco in fase di possesso
In fase di possesso bassa la Germania si schiera 3-3-4, con un centrale che si allarga (di solito Ginter), un terzino che compone la prima linea difensiva e l’altro sulla seconda linea in rifinitura.
In fase di possesso alta la Germania attacca sempre almeno 7/8 giocatori dalla trequarti offensiva!
Possiamo vedere un 1/2-3-4 con Rudiger che esce completamente dall’azione rimanendo arretrato (a volte rimangono in copertura anche i due mediani), oppure un 2-4-4: attenzione, in questa situazione l’altro assieme a Rudiger non è detto che sia Ginter, il secondo centrale.
Il vero Jolly che stravolge ogni logica è Kimmich.
Lo si può trovare praticamente in tutti i ruoli, la sua duttilità è sorprendente e permette all’intera squadra di non andare punti di riferimento in una situazione già complessa da sostenere dato l’altissimo livello dei tedeschi.
Sistema di gioco in fase di non possesso
In fase di non possesso, la tendenza in una situazione ordinaria è rispettare il modulo base 4-2-3-1 con i terzini stretti oppure 3-3-1.
Nella propria metà Werner esce dalla manovra, mentre è interessante come vedere, in una situazione di forte propensione offensiva, come la Germania mantenga addirittura l’assetto 2-4-4, chiaramente a uomo, che quindi può variare, ma diventa ribaltato rispetto l’avversario, esercitando una forte pressione:

Fase di possesso
Costruzione
La costruzione è rigorosamente bassa, grande fraseggio di qualità che la squadra può permettersi, i lanci lunghi di Neuer sono rari.
Kroos fa il “play” e viene a dare la prima soluzione ai difensori, come anticipato tendenzialmente la difesa si dispone a 3, con intercambiabilità di Kimmich e Ginter, nella linea mediana si abbassa Havertz anche.
Sviluppo
Lo sviluppo segue la costruzione, ovvero un grande possesso in ogni zona del campo.
La Germania è maestra nel fare possesso anche nella trequarti offensiva, provano a schiacciarti letteralmente.

Lateralità
La squadra tende ad allargare il campo per favorire il possesso palla, sia in possesso basso che alto, ma non soffre particolarmente anche la densità e lo stretto, dove il fraseggio rimane molto efficace.
Rifinitura
La squadra di Löw usa molto la rifinitura con la linea mediana, creando un rettangolo vero e proprio 3-3 con la difesa, questo per favorire il superamento del primo pressing e dare il via alla manovra offensiva.
Finalizzazione
La Germania predilige prevalentemente tre soluzioni di finalizzazione:
- Imbucate
- Tiri da fuori
- Cross
Non sono da escludere azioni personali grazie all’alto livello del reparto offensivo e dei suoi giocatori : Werner, Havertz, Goretzka e Gnabry sono molto pericolosi, soprattutto appena trovano uno spazio buono da attaccare.
Transizione offensiva
La squadra in transizione offensiva non si scompone più di tanto, l’obiettivo rimane comunque costruire gioco e sviluppare la manovra, ovviamente accelerando soprattutto se la il recupero avviene con situazioni favorevoli.
Gran parte della squadra si rivolta all’attacco come anticipato.
Fase di non possesso
Prima azione difensiva
E’ sorprendente come la squadra sia “padrona del gioco” e detti i tempi anche in fase di non possesso: il loro schiacciarti nella propria trequarti non corrisponde per forza a un pressing alto immediato furente, anzi la squadra rimane molto ordinata e senza frenesia.
A volte ti lascia perfino giocare lunghi possessi palla, ma se decidono di alzare la linea di pressing vengono alti, a uomo, con il 3-1 offensivo e un mediano che si alza ulteriormente, come prima linea di difesa, spesso con efficacia e recupero palla.
Centrocampo
La linea mediana porta prevalentemente un giocatore sulla linea offensiva e uno più arretrato.
Quando il non possesso è basso nella propria metà campo invece è un giocatore della trequarti che si aggiunge agli altri due di centrocampo e con la difesa forma un 4-3 granitico davanti alla porta.
Come vediamo Kimmich ricoprire più ruoli e scambiarsi con i compagni, anche qui non è improbabile trovarsi Gnabry o Havertz estremamente bassi e anche sul lato opposto alla propria posizione naturale.

Lateralità
La squadra tende a fare densità più nella zona centrale del campo, senza allargarsi troppo, anche quando l’avversario prova a portarti fuori e largo.
Difesa
La linea difensiva è piatta, la Germania con quanto attacca quasi con tutta la squadra alta riesce in poco tempo a difendersi con altrettanta capacità, portando anche tutti i giocatori nella propria metà campo, o a volte anche solo con il 4-3 descritto prima.
Non è un subire il forcing avversario, può capitare anche quando si trova in svantaggio, semplicemente crea una estrema densità e compattezza davanti a Neuer, rendendo complessa la finalizzazione avversaria.
Difende a uomo, questo tendenzialmente in ogni fase di gioco, c’è molta intercambiabilità e anche le diagonali difensive seguono questo atteggiamento.
Transizione difensiva
Anche in transizione difensiva prevale la mentalità e l’atteggiamento globale della squadra: ordine e “calma”. I giocatori recuperano uomo/posizione, obiettivo creare il muro granitico nella propria trequarti, ma non danno mai l’impressione di fretta e affanno, sembrerebbe quasi che “corricchino”, ma è ovviamente una impressione, si muovo il giusto e lo fanno bene, con meno spreco di energie mentali e fisiche.
La squadra tedesca comunque mira sempre a distruggere il tuo gioco, spesso ricorre anche a falli per interrompere la manovra subito, più del necessario, ma con l’intento di fare reset dell’azione
Analisi SWOT
Punti di forza
- Grande qualità reparto offensivo, che indiscutibilmente vede giocatori di livello, giovani ma ormai affermati ed esposti, come Goretzka, Werner, Gnabry e lo stesso Havertz che si sta già affermando a livello internazionale
- Il “blocco Bayern”: la Germania potenzialmente può disporre di 6/7 giocatori della squadra campione d’Europa che, quasi in sordina, è maturata e si sta confermando come la più forte con distacco…questa forza, sebbene il Bayern abbia anche tanti giocatori non tedeschi, si può proiettare qua e porta un valore aggiunto notevole per affiatamento, giocare insieme, mentalità e qualità (Nuer, Kimmich, Gnabry, Goretzka, Sané, Muller, Sule…)
- Duttilità e mancanza di punti di riferimento
- Forza fisica e mentale, come collettivo la Germania è una squadra che prevale, praticamente sempre sul piano di gioco e questo, spesso, viene accompagnato dal risultato
- Neuer, “portierone e libero aggiunto”: tornato ai livelli massimi degli anni precedenti, il portiere è un fuoriclasse in mezzo ad altri fuoriclasse, è nota poi la sua capacità di salire alto in azione preventiva per intercettare lanci lunghi oppure anche in fase di costruzione.
Punti di debolezza
Sono pochi i punti di debolezza di questa squadra, probabilmente il suo punto più debole principale è quello che ne deriva dalla sua forza: la troppa consapevolezza, quasi “arrogante”, delle proprie capacità e dominio li porta alcune volte a sottovalutare certe situazioni e prendere poi gol.
La seconda cosa, se proprio si vuole analizzare la squadra ad un certo livello, è la difesa a livello di interpreti, che non è sicuramente paragonabile a quello dei propri attaccanti.
Conclusioni
La Germania di Löw dopo il successo mondiale ha avuto un piccolo declino, ma ha saputo rifondare e ricostruire un gruppo, perfetto mix di qualità, fisicità, giovani ed esperienza.
Gli stessi giovani sono finalmente maturati e affermati a livello nazionale, la squadra comunque può fare affidamento a un sistema di gioco consolidato, ad un ambiente ormai collaudato che in ambito nazionale può aiutare molto.
L’impressione è che questa Germania si sia un pò nascosta nelle uscite della Nations League, quasi snobbando la competizione (basta vedere che la scorsa era teoricamente retrocessi), ma che sia davvero pronta sotto tutti i punti di vista.
A mio avviso può essere la favorita numero uno per la conquista dell’Europeo 2021, anche se non viene presa in considerazione come spesso nella sua storia: parola al campo!