Eugenio Corini si lega al Lecce ad Agosto 2020 per sostituire l’esonerato Liverani. Nel suo palmares come allenatore vanta una vittoria del campionato cadetto con il Brescia nella stagione 2018/19. Proprio per questo motivo la dirigenza dei giallorossi ha deciso di puntare su di lui e affidargli il compito di riportare il Lecce nella massima serie.
Insieme al suo arrivo c’è stato un ritorno molto importante, quello del DS Pantaleo Corvino, ricordato per aver portato nel Salento talenti come Bojinov, Chevanton, Vucinic e Ledesma. Il suo operato nella scorsa sessione di mercato è stato eccellente, trattenendo in serie B elementi fondamentali come il capitano Mancosu e Falco, nonostante fossero richiesti da diverse quadre di A. Oltre a ciò è stato in grado di rinforzare e ringiovanire la rosa con alcuni acquisti mirati, soprattutto nei reparti lasciati scoperti dai giocatori in ritorno dal prestito o dal contratto scaduto. L’unica sbavatura nel mercato del Lecce è stata quella legata alla cessione al Crotone del playmaker Petriccione, ingolosito dalla possibilità di continuare a giocare in serie A.
Nei nuovi innesti spiccano Adjapong, giovane profilo interessante per la corsia di destra e Liam Henderson, mezzala grintosa adatta per dare quantità e qualità al centrocampo. Il reparto offensivo vanta due nuovi tasselli importanti e di esperienza come Coda e Stepinski, al quale si aggiunge il ritorno di Pettinari. Inoltre la difesa è stata rinforzata con gli arrivi di Dermaku e Zuta. Completano la campagna acquisti le giovani scommesse di Corvino: Pablo Rodriguez (direttamente dalla “cantera” del Real Madrid), Listkowski e Bjorkengren.
Nonostante sulla carta la squadra di Corini sia tra le favorite per la promozione, attualmente non sta esprimendo il suo vero potenziale trovando non poche difficoltà contro squadre tecnicamente inferiori e non ottenendo fino ad ora i risultati sperati. Dunque un avvio di stagione che non può considerarsi positivo.
SISTEMI DI GIOCO
Modulo base: 1-4-3-1-2
Modulo in possesso palla: 1-2-3-3-2
Modulo in non possesso palla: 1-4-3-1-2
Arrivato con l’intenzione di esprimere il suo gioco offensivo con il 4-3-3, Corini ha deciso dopo un paio di partite di fare dietrofront e utilizzare il suo 4-3-1-2 già collaudato ai tempi del Brescia. Tra l’altro stesso modulo adottato su questa panchina dal suo predecessore Liverani.
In fase di possesso il Lecce si dispone con un 2-3-3-2 con Adjapong e Zuta che si spingono avanti rispetto alla loro posizione iniziale andando a collocarsi sulla linea di Tachtsidis. Avanzano anche le mezzali: sia Majer a sinistra che Henderson sulla destra si posizionano sulla linea della trequarti.
Da notare come i terzini e le mezzali assumono una posizione larga quasi vicino la linea del fallo laterale, creando ampiezza di gioco.

COSTRUZIONE
I giallorossi prediligono impostare l’azione partendo dal basso, nello specifico con il passaggio del portiere verso i centrali. Tra questi due è Lucioni ad avere compiti di impostazione fungendo da vero e proprio regista arretrato con licenza di portarsi palla avanti e attirare su di sé il pressing avversario. Tenta spesso il lancio che possa superare le prime linee di pressione, talvolta indirizzando la palla direttamente su Coda.
Anche Tachtsidis, che costituisce il vertice basso di centrocampo, ricopre un ruolo importante per la costruzione della manovra. Infatti il greco lo vediamo più volte abbassarsi per ricevere palla dal portiere o dai centrali per poi lanciare sugli esterni o sul fulcro del gioco offensivo costituito da Coda, abile a fare da sponda per i compagni.
Lo stesso Gabriel utilizza la costruzione diretta con lancio lungo sul numero 9 laddove la squadra avversaria effettua una pressione forte sui due centrali.
SVILUPPO E RIFINITURA
I salentini sviluppano il gioco per lo più con l’utilizzo delle catene laterali danno preferenza sulla corsia di destra in modo da sfruttare le qualità offensive di Adjapong ed Henderson. A loro due si aggiunge il supporto di Falco nella zona della trequarti, formando un triangolo della catena di destra. I tre effettuano spesso triangolazioni e sovrapposizioni che creano pericoli alla squadra avversaria soprattutto quando riescono a raggiungere il fondo per crossare.

Tuttavia quando gli spazi sono occupati e i giallorossi non trovano soluzioni di passaggio sulla corsia di destra, il gioco si sposta velocemente sulla catena opposta formata da Zuta e Majer.
Falco è uno dei giocatori essenziali per il Lecce perché dotato di grande tecnica e bravo a saltare l’uomo, per tale ragione ha grande libertà di movimento in fase di possesso muovendosi dalla metà campo avversaria in su. Soprattutto la trequarti destra è la posizione a lui più congeniale per accentrarsi e tirare essendo dotato di un pericoloso mancino.
Dai suoi piedi il Lecce può trovare diverse soluzioni:
- Allargando il gioco su Majer o Zuta sulla corsia di sinistra o su Henderson e Adjapong su quella di destra
- Avanzando per vie centrali cercando l’uno-due con Coda
- Servendo nella profondità le mezzali quando fanno movimento senza palla tra le maglie della difesa avversaria
- Tentando il dribbling anche in spazi stretti per creare superiorità numerica e disordinare le linee difensive
- Effettuando cross dalla trequarti
Un altro giocatore chiave del Lecce è Coda, determinante quando i giallorossi scelgono di giocare per via centrale affidandosi alle verticalizzazioni. Il numero 9 avvalendosi del suo fisico e della capacità di protezione si abbassa spesso per ricevere la verticalizzazione per poi scaricare sulle corsie laterali o sul compagno vicino. Inoltre come abbiamo accennato in precedenza Coda viene spesso cercato dai lanci lunghi provenienti dalla difesa con il compito di spizzare palla per servire il compagno libero più vicino a lui.
FINALIZZAZIONE
La squadra di Corini tenta di superare la linea di difesa avversaria in diversi modi:
- Con sovrapposizioni e triangolazioni sugli esterni da parte di Adjapong e Zuta che attaccano la profondità per riceve palla e crossare dal fondo.
- Con tiri dalla distanza da parte di Falco, quando ha lo specchio libero e si ritrova la palla sul sinistro. Solitamente ciò avviene quando si accentra dalla destra, per via del suo ottimo mancino.
- Con cross dalla trequarti campo diretti sul secondo palo o per la testa di Coda
- Con uno-due per vie centrali cecando la sponda delle punte
FASE DI NON POSSESSO
Il Lecce si dispone in fase di non possesso con un 4-3-1-2 caratterizzato da una difesa alta ed un pressing alto sugli avversari che mira al recupero palla immediato per favorire il contrattacco.
La prima linea di pressione è costituita dagli attaccanti e dal trequartista. Qualora gli avversari superino questa linea diventa compito delle mezzali effettuare un pressing alto e aggressivo sui portatori di palla con lo scopo di recuperare la sfera e ripartire all’attacco. Questo recupero immediato quando va a buon fine, oltre a rendere nulla la ripartenza avversaria, favorisce la manovra offensiva in quanto il più delle volte la difesa avversaria risulta impreparata.
Quando l’avversario avanza lateralmente il terzino di lato si stacca dalla linea difensiva andando a pressare alto nel tentativo di rubare palla o costringere allo scarico indietro.
Mentre quando l’avversario si trova nella trequarti offensiva la linea di difesa si stringe e si compatta con la linea dei 3 centrocampisti, andando a formare due linee abbastanza vicine tra loro. Ciò favorisce molta densità in mezzo al campo garantendo la copertura degli spazi ed evitando le verticalizzazioni.

ANALISI SWOT
Punti di forza:
- Buon movimento senza palla dei terzini e delle mezzali
- Reparto offensivo tra i migliori della serie B con qualità tecniche indiscutibili
- Presenza massiccia nell’area avversaria per attaccare la porta
- Henderson e Adjapong sulla corsia di destra sono 2 giocatori di grande valore per la serie B La loro facilità di corsa per 90 minuti abbinata a tanta qualità li rendono una spina nel fianco per qualsiasi avversario
- Buon utilizzo delle catene laterali
- Superiorità numerica creata in fase di possesso grazie agli 1 vs 1 di Falco, nonché di Adjapong ed Henderson
- Buon giro palla e mantenimento del possesso
Punti di debolezza:
- Poca concretezza in fase realizzativa
- Sofferenza in fase difensiva nelle transizioni negative a causa dei molti uomini portati avanti in fase di possesso
- Meccanismi tattici non del tutto consolidati
- Lacune evidenziate sul collettivo