Il Football Club Pro Vercelli 1892, meglio noto come Pro Vercelli, è una società calcistica italiana con sede nella città di Vercelli.
La Pro Vercelli è uno dei club più antichi d’Italia e anche uno dei più titolati, avendo vinto sette scudetti tra il 1908 e il 1922. Conta inoltre 6 partecipazioni alla Serie A a girone unico (tra il 1929 e il 1935) e 13 alla Serie B.
Nella stagione 2019-2020 la Pro Vercelli milita in Lega Pro, girone A ed è allenata da Alberto Gilardino. In questa stagione la squadra è attualmente al 14° posto con 31 punti frutto di 7 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte, 27 gol fatti (media 1,04 a partita) e 28 subiti (1,08 a partita) che equivale ad essere la 6° miglior difesa del girone.
L’andamento della squadra tra casa e fuori è abbastanza equilibrato. Infatti il rendimento casalingo è di 3 vittorie, 3 sconfitte e 6 pareggi, mentre fuori casa si contano 4 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte.
Altri numeri importanti della squadra allenata da Gilardino sono i seguenti:
- In 6 partite su 8 segnare il primo gol ha corrisposto alla vittoria finale; negli altri 2 casi la squadra è invece stata rimontata, subendo un pareggio
- In 6 gare da un risultato di svantaggio ha recuperato, in 5 casi pareggiando e in un caso ribaltando il risultato
- In 7 partite su 26 non ha subito gol
- In 7 partite su 26 non ha realizzato gol
- Se le partite finissero al 45’ la squadra di Gilardino avrebbe 25 punti, pertanto significa che nei 2T la Pro Vercelli ha risorse importanti per sistemare situazioni sfavorevoli e fare punti importanti (+6) in chiave salvezza.
A dimostrazione di questo ultimo punto la squadra bianconera realizza la maggior parte dei gol nella mezz’ora successiva all’ingresso in campo dagli spogliatoi nel 2T (13 gol su 27 totali, ovvero il 48%). Realizza invece pochissimi gol nell’ultima fase della gara. In merito ai gol subiti la squadra di Gilardino patisce invece la fase iniziale della gara, infatti nei primi 30’ ha subito 16 dei 28 gol subiti totali (pari a 57,1%). Ha subito inoltre 2 gol pesantissimi oltre il 90’ contro la Carrarese (3-2 finale) e la Pergolettese (2-1) che sono costati la sconfitta per la Pro Vercelli. Di seguito il riepilogo:
Minuti | GF | GS |
0-15 | 5 | 8 |
16-30 | 4 | 8 |
31-45 | 3 | 2 |
46-60 | 7 | 5 |
61-75 | 6 | 1 |
76-90+ | 2 | 4 |
La partita presa in esame per lo sviluppo dell’analisi è Pro Vercelli-Pontedera del 08 Febbraio 2020, dove la squadra piemontese ha disputato una gara di buon agonismo e buona concentrazione terminata 3 a 1.
Formazione Pro Vercelli:Saro, Masi, Auriletto, Carosso, Azzi (81′ Mal), Graziano (64′ Emmanuello), Grossi (43′ Bani), Varas (81′ Franchino), Iezzi, Rolando (64′ Romairone), Comi.
Reti:Rolando, Emmanuello, Varas
Modulo di gioco:3-5-2
La squadra di Gilardino dopo aver disputato gran parte del campionato con la difesa a 4, dalla partita casalinga contro il Monza ha modificato il suo assetto passando al modulo 3-5-2. Davanti al portiere classe 2000 Saro la linea difensiva è composta dal trio dotato fisicamente Auriletto (DCD), Masi (DC) e il 2002 mancino Carosso (DCS). La linea dei 5 è equilibrata infatti è composta da 2 esterni di cui Paulo Azzi a destra molto offensivo e Iezzi a sinistra più ordinato e difensivo; in mezzo al campo mister Gilardino ha a disposizione Grossi (dx) o Bani (sx) entrambi giocatori ordinati e con una buona qualità tecnica, le due mezzali sono Graziano giocatore fisico e difensivo e Varas che invece è estremante dinamico e bravo negli inserimenti con e senza palla. Il reparto offensivo è composto da Comi, centravanti forte fisicamente abile nel ruolo di sponda e a finalizzare la mole del gioco della squadra piemontese e Rolando che funge da seconda punta abile ad attaccare gli spazi e determinato in area gol, arrivato nel mercato di gennaio ha già realizzato 2 gol in 3 giornate. Altri giocatori importanti sono Rosso capocannoniere della squadra con 7 gol, Emmanuello centrocampista e Petkovic attaccante arrivati nel mercato invernale rispettivamente da LR Vicenza e Rimini, entrambi subito in gol nelle prime apparizioni.
Modulo di gioco in fase di possesso:3-1-4-2
Modulo di gioco in fase di non possesso:5-3-1-1
Modulo di gioco squadra avversaria:3-5-1-1
Fase di Possesso
La Pro Vercelli è una squadra che cerca raramente il fraseggio corto ma sfrutta la fisicità di alcuni suoi giocatori, tra tutti Comi (ATT), Graziani (CCD) e Paulo Azzi (ED), cercando velocemente di far arrivare palla nelle zone alte di campo mediante lanci lunghi dal portiere o dai difensori centrali.
Chiaramente in fase di costruzione l’atteggiamento del portiere e dei difensori dipende molto anche da quello della squadra avversaria. Nel caso della gara contro il Pontedera la minima pressione degli avversari portava la squadra di Gilardino a ricercare velocemente la profondità, nel caso ad esempio della gara successiva contro la Pergolettese lo svantaggio iniziale ha permesso alla squadra piemontese di riuscire a portare palla nel centrocampo avversario non solo mediante lanci ma anche fraseggiando palla a terra.
La ricerca diretta del centravanti Comi è sicuramente l’opzione più ricercata, questo permette infatti che si crei dello spazio nella linea difensiva avversaria attaccato sempre dai due esterni, la seconda punta Rolando e la mezzala Varas.

Laddove la sponda non vada a buon fine è fondamentale che la squadra riesca ad accorciare velocemente per attaccare la “seconda palla” e in questo Graziani è sicuramente un giocatore molto bravo ad attaccare la zona.
Nel caso di sviluppo esterno con i quinti l’area viene sempre occupata dai 2 attaccanti e uno tra la mezzala e l’esterno. Come dicevamo nella descrizione della squadra se il cross arriva da destra l’area viene attaccata da Varas, più propositivo di Iezzi; se il cross arriva invece dalla sinistra l’area viene occupata da Paulo Azzi più offensivo di Graziani.
Una situazione di sviluppo di gioco utilizzato con questo modulo è l’eventuale palla del difensore o del centrocampista centrale sull’esterno che di prima ricerca la punta più lontana (entrambi gli attaccanti vicini); a quel punto l’attaccante ha la possibilità di prima di fornire un assist al compagno di reparto che attacca la profondità o di scaricare la palla sulla mezzala di riferimento che gioca sull’esterno opposto.
La ricerca continua del lancio lungo non permette chiaramente sempre alla linea difensiva di accorciare immediatamente e nel caso di duello perso e mancata riconquista della “seconda palla” la squadra può dividersi in 2 tronconi esponendosi a situazioni di contropiede pericoloso.
Fase di Non Possesso
La Pro Vercelli cerca solitamente di eseguire un pressing nelle zone medio-basse del campo ed evita situazioni di pressing nelle zone alte; l’obiettivo pertanto è quello di togliere sin da subito la profondità agli avversari e rimanere compatta nella propria metacampo. I due attaccanti nella partita contro il Pontedera lavorano contro i 3 difensori avversari cercando di oscurare e sporcare l’eventuale passaggio verso il playmaker avversario; nel resto del campo si applicano dei duelli 1vs1 con la linea difensiva in superiorità numerica (3vs2).

Chiaramente i 2 attaccanti non riescono per tutta la gara ad effettuare questo lavoro “sporco” pertanto nel caso in cui la squadra avversaria superi questa prima linea di pressione (soprattutto con imbucata del centrale difensivo sulla mezzala e scarico sul play in palla scoperta) la Pro Vercelli con la linea dei 5 difensori e i 3 centrocampisti si abbassa compatta togliendo ulteriormente profondità alla squadra avversaria. Questo permette ai difensori di uscire sempre giocandosi il duello aereo o affrontando l’attaccante spalle alla porta ed essere sempre in superiorità numerica.
Nel caso di costruzione dal basso della squadra avversaria sul play avversario si può alzare il play della Pro Vercelli, con conseguente copertura delle due mezzali. Nella situazione del gol subito contro il Pontedera una gestione errata di alcuni movimenti dell’asse centrale ad uscire e dare copertura, libera il centrocampista Barba del Pontedera in zona di rifinitura libero di puntare la linea difensiva bianconera e una volta uscito il difensore centrale fornire l’assist per Bruzzo a tu per tu con il portiere.

Fase di Transizione positiva
Una volta riconquistato il possesso palla la Pro Vercelli cerca solitamente una verticalizzazione immediata per gli attaccanti con Comi che viene incontro, infatti grazie alla sua fisicità è bravo nella protezione palla e permettere alla propria squadra di salire e accompagnare l’azione, e Rolando che solitamente con l’esterno o la mezzala attaccano la profondità.
Nel caso in cui invece la squadra voglia consolidare il possesso il primo passaggio è verso il reparto difensivo che con la linea dei 3 effettua un giro palla semplice per poi andare a cercare la profondità con un lancio verso gli attaccanti o gli esterni.
Fase di Transizione negativa
Come segnalato già nel paragrafo del possesso palla, la ricerca continua del lancio lungo non permette chiaramente sempre alla linea difensiva di accorciare immediatamente e nel caso di duello perso e mancata riconquista della “seconda palla” la squadra può dividersi in 2 tronconi esponendosi a situazioni di contropiede pericoloso. In fase di transizione negativa l’obiettivo è quello di “scappare”, togliere la profondità e favorire i giocatori sopra la linea della palla di recuperare la posizione e ricompattare a squadra.
Palle Inattive
Angoli a sfavore:
Sugli angoli a sfavore la Pro Vercelli marca a zona, piazzando solitamente Varas sul palo e Comi sul vertice. Compone poi 2 linee strette a difesa della porta. La prima linea è sempre composta da Paulo Azzi, due difensori centrali (Auriletto e Masi) e il centrocampista centrale. La seconda linea è composta dai due giocatori, un centrale difensivo (Carosso) e Graziano. Se il calcio d’angolo viene calciato ad uscire Varas si alza dalla posizione del palo, permettendo a Comi di fare il primo della prima linea e la seconda linea viene composta da un giocatore in più. Rolando si piazza al limite dell’area per attaccare la respinta e l’esterno Iezzi si piazza in zona angolo per accorciare sull’eventuale scambio.
Angoli a favore:
Sugli angoli a favore solitamente in battuta ci sono 2 giocatori: il centrocampista centrale e Varas. Da segnalare la bravura in battuta delle palle inattive da parte del mancino Bani. In area la squadra ha un ventaglio di proposte che vengono applicate durante la gara. Tendenzialmente 4 uomini si concentrano in una zona dell’area (1° o 2° palo) e questa densità rende difficoltosa la marcatura alla squadra avversaria. Il giocatore solitamente cercato è Comi che si libera da questa zona e va incontro al pallone per anticipare la marcatura con ottima scelta di tempo. Altra opzione visionata durante la gara è il posizionamento “a trenino” ovvero 5 giocatori a saltare uno dietro all’altro in cui ognuno attacca una zona precisa dell’area. I saltatori sono Comi, Rolando, Auriletto, Masi e Graziano. Paulo Azzi si posiziona invece al limite dell’area.
Rimessa laterale in fase offensiva:
Sulla zona esterna destra in fase offensiva un’arma che prova a sfruttare la Pro Vercelli e la rimessa lunga di Paulo Azzi. Solitamente si ricerca Graziano per un’eventuale sponda aerea per i due attaccanti o la mezzala opposta.
Punti di forza
- Grande applicazione nel sacrificarsi da parte di tutta la rosa rendendo la squadra compatta e quadrata
- Capacità di adattarsi a vari moduli in stagione dimostrando di mantenere intatte le caratteristiche della squadra
- Giovani da valorizzare (vedi il difensore Carosso ‘02, il portiere Saro ’00, Iezzi e Bani ‘99) con un potenziale di crescita importante
Giocatore chiave:Comi, attaccante e leader della squadra è il primo che seppur il ruolo in campo ricoperto dà l’esempio a tutti i compagni dimostrando grinta e umiltà nel rincorrere l’avversario e a fare il lavoro “sporco” in fase di non possesso. In fase offensiva fa sempre a sportellate con l’avversario, bravo sia a lavorare spalle alla porta che in area nella fase realizzativa.
Punti di debolezza
- Squadra poco predisposta al fraseggio corto che può portare in alcuni fasi della gara ad essere troppo lungi e in 2 tronconi
- Dispendio importante richiesto agli attaccanti per restare sotto la linea della palla, questo si può riflettere sui numeri realizzativi della squadra non eccelsi
- La gioventù di alcuni giocatori se a lungo termine può essere un punto di forza per la crescita degli stessi a livello societario e di squadra in alcune partite cruciali per la salvezza potrebbe essere un punto debole in merito alla personalità e alla esperienza.