Il Viktoria Plzen è la seconda squadra ceca più vincente del Paese con cinque titoli tutti vinti nell’ultimo decennio, dietro lo Sparta Praga che comanda con 12 successi oltre altri 24 campionati della Cecoslovacchia. La stagione 2019/2020 inizia con Vrba in panchina; tuttavia la dirigenza di comune accordo con l’allenatore decide di interrompere il loro rapporto durante la sosta invernale e la squadra viene affidata ad Adrian Gula. Quando l’allenatore slovacco subentra la squadra ha 16 punti di ritardo dallo Slavia Praga capolista.
I media locali sostengono che alla base dell’avvicendamento in panchina ci sia una mancanza di sintonia tra i giocatori e il mister, ciò era ulteriormente acuito dall’impiego limitato di soli 13/14 componenti della rosa. I giocatori sentivano la necessità di cambiare il funzionamento dello spogliatoio e dell’intera squadra e hanno accettato con entusiasmo il metodo di preparazione alle partite dello slovacco basato sul trascorrere molto tempo insieme allo stadio, includendo sedute di analisi e dialoghi personali con i giocatori oltre a sessioni di allenamento e di scarico. Gula con il suo arrivo ha dato una possibilità a tutti i giocatori ritenendo importante non solo la formazione che inizia l’incontro ma anche quella che lo termina, lavorando sulla mentalità dei giocatori e adattando il modulo 1-4-2-3-1 ai propri principi di gioco. L’allenatore slovacco in panchina la squadra ha totalmente rigenerato la squadra, 7 vittorie in sette partite, uno score di 21 gol realizzati e 3 subiti e vantaggio dello Slavia Praga dimezzato.
La squadra ha assimilato in brevissimo tempo i principi di gioco, quali un gioco fortemente votato all’attacco, calcio totale e un forte spirito di squadra; i complimenti non sono tardati ad arrivare. L’ex capitano della nazionale Martin Skrtel loda le prestazioni fenomenali mostrate e soprattutto i grandi risultati ottenuti, non ricordando un altro allenatore che abbia avuto una così forte influenza sulla squadra. I media locali descrivono il gioco dei rossoblù come quello di una squadra di Fifa: cross all’attaccante che attacca il primo palo, movimento senza palla e gol. I cechi ricercano un bel gioco improntato all’attacco con i giocatori che replicano i dettami tattici in modo automatizzato e con grande velocità senza che gli avversari riescano a contenerli. Per questi motivi il gioco di Gula viene paragonato a quello di Guardiola, sua fonte di ispirazione insieme a Klopp e Wenger. Nonostante sia in carica da inizio anno Gula ha già messo in bacheca due vittorie su due come allenatore del mese a febbraio e maggio.
La partita analizzata è la 25^ giornata del campionato ceco 2019/2020 che ha visto affrontarsi lo Sparta Praga contro il Viktoria Plzen con il punteggio finale di 1:2. I rossoblù si presentano a questa sfida forti di 4 vittorie in 4 partite da quando l’allenatore slovacco siede sulla loro panchina e sono lanciatissimi verso il primo posto dello Slavia Praga, distante appena otto punti al cospetto dei sedici lasciati dall’allenatore uscente Vrba.
Sistemi di gioco
Sistema di base: 1-4-2-3-1
Sistema offensivo: 1-2/3-5
Sistema difensivo: 1-6-2/1-1
Formazioni Sparta Praga – Viktoria Plzen 1:2 (27/05/2020)
Sparta Praga (1-4-4-2): Heca; Hancko, Nhamoinesu, Stetina, Vindheim; Hlozek (81° Frydek), Krejci, Sacek (64° Moberg-Karlsson), Kanga; Tetteh, Dockal (82° Kozak). Allenatore: Kotal
Viktoria Plzen (1-4-2-3-1):Hruska; Limbersky, Brabec, Hejda, Reznik; Bucha, Kalvach (91° Mihalik); Kovarik, Cermak, Kayamba (77° Kopic); Beauguel (72° Chory). Allenatore: Gula
Marcatori:26° Kalvach, 52° Beauguel, 87° Moberg-Karlsson.
Ammoniti:22° Kalvach, 38° Limbersky, 49° Reznik, 81° Nhamoinesu, 83° Krejci, 91° Stetina, 98° Kanga, 98° Kozak.
- 16 – Hruska (POR): portiere di buona struttura fisica, non eccelle nei riflessi e difetta nelle uscite alte.
- 8 – Limbersky (TS): terzino sinistro ambidestro che può giocare in tutte le posizioni di difesa, dotato di grande velocità e ottimo nei tackle.
- 22 – Brabec (DCS): difensore centrale a cui viene affidata l’inizio dell’azione con lanci lunghi, se gli viene lasciato spazio avanza palla al piede. E’ forte di testa, sui lanci lunghi avversari nella sua zona è lui che va a contendere la palla nei duelli aerei. Capitano della squadra.
- 2 – Hejda (DCD): difensore centrale veloce dotato di buon posizionamento.
- 14 – Reznik (TD): terzino più difensivo rispetto al collega, svolge in modo egregio entrambe le fasi. Buona chiusura degli spazi.
- 20 – Bucha (CCS): centrocampista centrale molto dinamico dotato di buona corsa e tecnica. Ottimo tiro da fuori area con entrambi i piedi. Batte i calci d’angolo da sinistra e i rigori. In fase di inizio azione quando gli scarichi sono bloccati si abbassa offrendo la giocata ai difensori, muovendo gli avversari al fine di creare spazi.
- 23 – Kalvach (CCD): rispetto al collega di mediana ha maggior compiti in fase di inizio azione abbassandosi e difensivi, essendo lo scudo davanti alla difesa in fase di non possesso. Buon dribbling e tiro dalla distanza di destro. Quando Brabec parte in progressione palla al piede va a prendere il suo posto come centrale difensivo. Bravo a leggere le seconde palle.
- 19 – Kovarik (AS): ala d’attacco tecnica che svaria su tutto il fronte offensivo. Buona corsa e dribbling, dispensa ottimi cross di sinistro per i compagni.
- 25 – Cermak (TRQ): trequartista molto tecnico il quale per concludere in porta ricerca la posizione in zona di rifinitura oppure affianca l’attaccante centrale. Si scambia la posizione con Beauguel e quando questi si allarga in fascia, Cermak va a posizionarsi come attaccante. Batte i calci d’angolo da destra e i calci di punizione.
- 5 – Kayamba (AD): ala d’attacco molto veloce con un buon dribbling, in fase di non possesso svolge numerosi ripiegamenti difensivi e raddoppi.
- 9 – Beauguel (ATT): attaccante fisico che è stato rilanciato con l’arrivo di Gula, 5 gol e 2 assist in 6 partite. Forte di testa e nel tiro di prima con entrambi i piedi. Ottima difesa del pallone spalle alla porta che permette ai due mediani e a Cermak di inserirsi senza palla in area di rigore.
Completano la squadra il portiere Svacek, cresciuto nel settore giovanile, Havel terzino destro bravo a finalizzare, Pernica difensore centrale che va in difficoltà se puntato in velocità, Horava centrocampista con propensione offensiva bravo con entrambi i piedi, Kopic ala d’attacco con un buon dribbling, che tende ad accentrarsi ed effettua buoni cross, Chory attaccante forte fisicamente bravo nel gioco aereo e Mihalik attaccante tecnico e con un buon tiro dalla distanza che può essere impiegato in tutte le posizioni offensive.
Fase di possesso
In fase di possesso palla la squadra ceca si dispone in fase di costruzione con 1-3-1-4-2, iniziando l’azione con una costruzione diretta di Brabec verso Beauguel a metà campo spalle alla porta, il quale successivamente svilupperà il gioco sulle corsie laterali. In questa situazione Cermak va a posizionarsi come attaccante.
Kalvach va a posizionarsi sulla linea difensiva e quando Brabec trova il corridoio per partire palla al piede non avanza. Bucha invece si abbassa per offrire una soluzione di gioco corta. I terzini vanno a posizionarsi a metà campo.
La costruzione diretta viene svolta anche da Limbersky per Kovarik; un’altra soluzione è il cambio gioco di fascia con lancio lungo o attraverso giro palla. Uno dei concetti fondamentali del calcio di Gula è l’occupazione dello spazio e un grande movimento senza palla che porta i giocatori a scambiarsi le posizioni applicando il calcio totale.

Questa azione esprime appieno il concetto cross all’attaccante sul primo palo, movimento senza palla dei centrocampisti che attaccano la porta e si posizionano in zona di rifinitura. In questo frangente l’azione non viene convertita in gol a causa del tiro centrale di Cermak che viene neutralizzato dal portiere.
Nella fase offensiva il Viktoria Plzen si dispone con 1-2/3-5 con l’ultima linea disposta in modo scaglionato.
L’universalità del calcio di Gula è un aspetto chiave: i quattro giocatori offensivi svariano su tutto il fronte offensivo e i mediani forniscono inserimenti, soluzioni di sviluppo gioco palla a terra e tiro dalla distanza. Il terzino sulla corsia laterale dove si sta sviluppando l’offensiva offre una soluzione di gioco al portatore di palla sovrapponendosi, l’altro riceve i traversoni e passanti sul secondo palo. L’azione sulla fascia è spesso molto avvolgente con il continuo movimento degli scarichi vicini che cercano di aprire spazi nella difesa avversaria. Kovarik e Kayamba sono due giocatori abili nell’uno contro uno, il secondo ha anche una buona velocità.

L’azione si conclude con una soluzione a rimorchio per Beauguel che di prima insacca sotto la traversa. In alternativa questa situazione di gioco viene ricercata da Cermak, Bucha e Kalvach.
Durante sia la costruzione e lo sviluppo azione Beauguel cerca spesso il fuorigioco passivo e quando si ha un lancio lungo Cermak va sul pallone, con i compagni che chiudono gli scarichi favorendo un immediato recupero palla come avvenuto in precedenza nell’azione che ha portato al secondo gol.
Transizioni positive
Quando il Viktoria Plzen ritorna in possesso palla attacca in contropiede, anche centralmente, se l’avversario è tatticamente sbilanciato; in alternativa viene attuato un consolidamento del gioco per permettere lo sviluppo della manovra sulle corsie laterali e ai centrocampisti di accompagnare l’azione riempendo l’area di rigore. Quando Beauguel conquista palla centralmente si allarga in fascia sinistra con Kovarik che prende la sua posizione.
Fase di non possesso
In questa componente di gioco i rossoblù in fase di costruzione avversaria si schierano con 1-4-1-4-1.
Questa è una componente di gioco nella quale l’avversario viene attaccato alto esercitando una forte pressione per conquistare palla in una zona molto pericolosa. I giocatori stringono le marcature accentrandosi, mantenendo la squadra compatta nei ripiegamenti difensivi.

Un giocatore va in pressing sul portatore di palla avversario mentre i compagni si occupano di chiudere gli scarichi. Se viene effettuata una costruzione diretta centralmente i duelli aerei sono tutti affrontati da Brabec. La difesa si dispone in modo scaglionato. Bucha e Kalvach attuano il marco/copro con il primo che copre e il secondo che marca.
Lo schieramento difensivo nella propria metà campo è 1-6-2/1-1.
In questa situazione di gioco la squadra si schiera con 6 giocatori disposti su due linee con i laterali più avanzati formando così una linea di copertura e svolgendo raddoppi difensivi ed attuando la diagonale corta. I quattro difensori centrali difendono in linea e i tre centrocampisti marcano se l’avversario sviluppa gioco centralmente e coprono sulla lateralità. Talvolta la squadra si posiziona con Bucha come vertice basso e Kalvach e Cermak come mezzali.
Transizioni negative
Il Viktoria Plzen è una squadra che ha degli ottimi palleggiatori che consentono un’ottima gestione del possesso palla. La maggior parte delle transizioni negative avvengono infatti nel campo avversario e viene attuata una contropressione immediata al fine di riconquistare palla in una zona favorevole per sviluppare una nuova offensiva. Se la squadra è sbilanciata in avanti è frequente il ricorso al fallo tattico. Nella propria metà campo invece viene applicato il ripiegamento difensivo per rallentare l’attacco avversario e consentire alla difesa di schierarsi, potendo così affrontare al meglio l’offensiva avversaria.
Punti di forza
- Gula coinvolgendo tutti i giocatori è riuscito a creare un gruppo molto affiatato in cui i giocatori si sacrificano l’uno per l’altro
- Calcio offensivo basato su combinazioni veloci, rotazioni a centrocampo e terzini offensivi
- Ottimi palleggiatori che consentono di mantenere un lungo possesso palla
- Tatticamente la squadra è ben posizionata, recuperano molti palloni grazie alle intercettazioni
Punti di debolezza
- In difesa non è veloce nei ripiegamenti e soffre gli inserimenti di giocatori senza marcatore
- A livello di singoli Limbersky è carente nei cross e Hruska nelle uscite alte
- Per la prima volta Gula ha a sua disposizione un gruppo composto principalmente da giocatori esperti, soprattutto la difesa, che potrebbero subire un calo fisico dovuto alla grande intensità richiesta dal mister