Analisi realizzata da Antonio Ringegni, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
Dopo molti anni bui e di grandissima difficoltà nella gestione societaria, iniziata già quando al comando c’era il duo Berlusconi-Galliani e proseguita con la proprietà cinese che affidò il rinnovamento a Mirabelli e Fassone, il Milan si è ripreso sotto la gestione Maldini-Massara, i quali hanno scelto di sostituire Giampaolo con Pioli. Da un anno e mezzo, infatti, l’allenatore parmigiano ha costruito un bel gruppo e ha valorizzato tutto ciò che di buono c’era nella rosa rossonera. Dopo la qualificazione in Europa League, è arrivata quella in Champions dopo 7 anni di assenza del “diavolo”.
Nonostante gli addi di Donnarumma e Calhanoglu a parametro zero, la società rossonera è riuscita a creare una rosa competitiva, affiancando ai giocatori giovani quelli più esperti: il portiere italiano è stato sostituito da Maignan; è stato riscattato Tomori, difensore che nella stagione precedente ha fatto molto bene; é stato preso Florenzi per rimpiazzare sia il terzino che l’esterno alto; hanno rinnovato il prestito di Diaz ed è stato acquistato Giroud come alternativa all’ormai quarantenne Ibrahimovic. Anche in questa stagione il Milan è partito fortissimo con tre vittorie su tre partite convincendo anche a livello di gioco.
La partita che analizzeremo è Milan Lazio.
SISTEMI DI GIOCO
Sistema di gioco base: 1-4-2-3-1
Sistema di gioco in fase offensiva: 1-3-1-4-1-1/ 1-4-1-4-1
Sistema di gioco in fase difensiva: 1-4-4-2/ 1-4-4-1-1
La squadra scesa in campo contro la Lazio si è disposta con il modulo 1-4-2-3-1:
Maignan
Calabria Tomori Romagnoli Theo Hernandez
Kessie Tonali
Florenzi Diaz Leao
Rebic
FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE
Il Milan alterna la costruzione dal basso a quella diretta. Quando il portiere è in possesso del pallone la formazione rossonera costruisce con 4 difensori e un centrocampista: uno dei due centrocampisti centrali (in genere Tonali) si abbassa sulla linea difensiva, il difensore centrale si allarga sulla destra formando una linea a 4, mentre l’altro mediano si posiziona davanti a loro così da poter ricevere il pallone e iniziare lo sviluppo dell’azione; nel caso in cui l’azione inizia dalla zona centrale del campo, la formazione rossonera inizia la costruzione con 3 difensori più un mediano, uno dei due terzini si alza sulla linea dei centrocampisti, mentre l’esterno offensivo si posiziona alle spalle dell’attaccante.
Nel caso in cui la squadra rossonera viene pressata nella propria metà campo, esce dalla prima linea di pressione con un lancio verso la punta (quando ad effettuarlo è il portiere o un giocatore che si trova nella zona centrale del campo) oppure verso l’esterno di centrocampo (quando il passaggio alto viene effettuato dal terzino) con lo scopo di saltare le due linee della squadra avversaria.

SVILUPPO
Una volta superata la prima pressione, in questa fase la catena più utilizzata dal Milan è quella di sinistra. Una costante interessante è quella in cui il trequartista si abbassa verso la zona del centrocampo, l’esterno sinistro rimane largo e il terzino sinistro sfrutta lo spazio che si è venuto a creare grazie ai movimenti dei due calciatori. In questo senso, quindi, è fondamentale il ruolo del trequartista, che può anche ricevere il pallone per dare il via all’azione rossonera, la quale verrà sviluppata sempre sulle fasce.
RIFINITURA E FINALIZZAZIONE
La squadra di Pioli, per finalizzare l’azione, non si affida ai singoli ma al gioco corale. La maggior parte delle azioni vengono sviluppate tramite un giro palla e delle combinazioni con l’obiettivo di attirare la formazione avversaria in una zona di campo per poter sfruttare il lato debole: così facendo l’esterno del lato opposto rispetto al quale i rossoneri attaccano è libero da marcature e può tentare l’uno contro uno oppure può servire il terzino che sovrapponendosi effettuerà un cross in area o un traversone verso il giocatore che si inserisce da dietro.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso il Milan attua un pressing alto. Nella prima azione difensiva la squadra rossonera crea densità centralmente: l’attaccante e il trequartista si posizionano sulla stessa linea, i centrocampisti centrali seguono a uomo le mezz’ali della squadra avversaria e gli esterni offensivi coprono i terzini, con l’obiettivo di non fare giocare la squadra avversaria nella zona centrale del campo: quando il pallone arriva al terzino della formazione avversaria, infatti, i rossoneri iniziano il pressing con lo scopo di recuperare il pallone nella trequarti offensiva.

Per quanto concerne la zona laterale, quando il terzino esce in pressione sul portatore di palla, l’esterno offensivo raddoppia e nel caso in cui un giocatore della squadra avversaria tenta la sovrapposizione sarà proprio il laterale posizionato sulla trequarti che seguirà quest’ultimo, mentre i centrali difensivi rimangono al loro posto controllando gli attaccanti avversari.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Caratteristica interessante della squadra di Pioli è il contropressing nella trequarti avversaria: infatti appena perdono palla in zona offensiva, i giocatori rossoneri effettuano immediatamente un pressing per recuperare subito il possesso; quando questi ultimi, invece, perdono palla nella propria metà campo si sistemano nelle loro posizioni attendendo l’avversario.

TRANSIZIONE OFFENSIVA
Anche in questo caso c’è differenza quando il Milan recupera palla nella propria trequarti o in quella offensiva: nel primo caso gestisce il pallone per poi costruire l’azione; nel secondo caso, invece, appena riconquistato il possesso i calciatori rossoneri verticalizzano immediatamente per il trequartista o la punta.
PUNTI DI FORZA
- Intensità di gioco;
- Spinta dei laterali difensivi e offensivi;
- Pericolosità nelle transizioni positive;
- Pressing alto direzionando gli avversari sull’esterno;
- Contropressing.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Spazio dietro ai terzini quando escono in pressing;
- Spazio tra le linee quando i centrocampisti seguono le mezz’ali avversarie;
- Prende troppi contropiedi a causa della linea difensiva alta.