INTRODUZIONE
In ventiquattro partite giocate, il Milan ha totalizzato 35 punti, non molti rispetto a quelle che erano le aspettative ad inizio anno. I rossoneri hanno conquistato dieci vittorie e nove sconfitte, i pareggi invece sono cinque. Su dodici partite giocate in casa, i rossoneri ne hanno vinte solo quattro: Milan-SPAL 1-0, Milan-Brescia 1-0, Milan-Udinese 3-2 e Milan-Torino 1-0. Le sconfitte a San Siro sono cinque, un dato insolito considerando il grande numero di tifosi presenti allo stadio. Sono sei invece le vittorie e altrettante sconfitte in trasferta del Milan, una di misura nella 17esima giornata di campionato, 0-5 contro un’Atalanta che in quell’occasione ha dimostrato di essere superiore al Milan per novanta minuti.
Nel mercato di gennaio il Milan ha puntato sull’acquisto di un giocatore in grado di dare una scossa a livello caratteriale a tutta la squadra, Zlatan Ibrahimovic. Nonostante l’età, l’impatto di Ibra è stato decisivo e il cambio di atteggiamento della squadra è stato evidente in tutte le gare in cui lo svedese è entrato in campo. Il mercato poi è proseguito con l’acquisto di: Begovic, Laxalt, Kjaer e Saelemaekers. Questi calciatori si aggiungono alla rosa a disposizione di Pioli che avrà l’obiettivo di centrare la qualificazione in Europa League.
TABELLINO GARA MILAN-UDINESE 3-2
Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Castillejo (32′ st Krunic), Kessiè, Bennacer, Bonaventura (1′ st Rebic); Ibrahimovic, Leao. A disp.: A. Donnarumma, Begovic, Gabbia, Paquetà, Suso, Piatek. All.: Pioli
Udinese (3-5-2): Musso; Becao, Ekong, Nuytinck (33′ st Nestorovski); Larsen, Fofana, Mandragora, De Paul, Sema (43′ st Ter Avest); Okaka (47′ st De Maio), Lasagna. A disp.: Nicolas, Perisan, Opoku, Jajalo, Walace, Barak, Teodorczyk. All.: Gotti
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 6′ Stryger Larsen (U), 3′ st Rebic (M), 27′ st Hernandez (M), 40′ st Lasagna (U), 48′ st Rebic (M)
Ammoniti: Bennacer, Conti, Ibrahimovic, Castillejo (M), Sema (U)
SISTEMI DI GIOCO
- Sistema di gioco base: 4-4-2
- Sistema di gioco in fase di possesso: 2/4-1-3
- Sistema di gioco in fase di non possesso: 4-2-3-1
FASE DI POSSESSO
Possesso in zone basse del campo: il Milan privilegia uscite corte effettuate grazie alla presenza dei due difensori centrali che si allargano e uno dei due mediani (prevalentemente Bennacer) che si abbassa per favorire il palleggio. I terzini avanzano garantendo ampiezza alla squadra e un eventuale passaggio sulle zone laterali del campo.

Possesso in zone medie del campo: all’altezza di metà campo il portatore della palla ha diverse soluzioni: centralmente l’altro centrocampista centrale (Kessiè) mantiene una posizione tale da poter garantire un passaggio semplice a chi è in possesso del pallone; sulla fascia destra l’esterno di centrocampo (Castillejo) si fa trovare sempre molto alto e defilato, in questa zona il giocatore Spagnolo può sfruttare le sue abilità nell’uno contro uno e le sovrapposizioni del terzino (Conti) molto propositivo in fase offensiva; sulla fascia sinistra i rossoneri cercano di non dare punti di riferimento agli avversari, qui avviene uno scambio di posizioni tra l’esterno sinistro di centrocampo (Bonaventura) e una delle due punte (quasi sempre Leao). In questo modo, il giocatore portoghese ha la possibilità di valorizzare la sua velocità sulla fascia e al tempo stesso Bonaventura va ad occupare la trequarti di campo, zona in cui riesce a dare sostegno in fase di rifinitura viste le sue grandi doti tecniche. Sulla fascia sinistra fornisce un grande contributo anche il terzino sinistro (Hernandez) che grazie alla sua grande velocità riesce a essere determinante sia in fase difensiva che in fase offensiva.
Possesso in zone alte del campo: la manovra offensiva del Milan si conclude spesso tramite cross dal fondo, in questa situazione i giocatori che attaccano l’area di rigore sono: la punta centrale (Ibrahimovic), punto di riferimento offensivo per tutta la squadra; l’esterno sinistro (Bonaventura) che si trova in zona centrale grazie allo scambio di posizione con Leao; l’esterno destro (Castillejo), solo se il cross proviene dalla fascia sinistra. Abbastanza frequentemente anche Leao riesce ad occupare il centro dell’area di rigore, questo avviene grazie alla qualità del terzino (Hernandez) in grado di effettuare numerosi cross dalla parte sinistra del campo. Un’alternativa a questo tipo di conclusione è rappresentata dall’appoggio sul riferimento centrale (Ibrahimovic), che esce dalla sua zona di competenza per effettuare sponde per i compagni vicini, o per concludere sfruttando al meglio le sue doti balistiche.
FASE DI NON POSSESSO
Non possesso in zone alte del campo: il primo pressing viene effettuato dalle due punte (Ibrahimovic e Leao) e dall’esterno destro (Castillejo), questi tre giocatori escono alti in pressione sul portatore di palla avversario, invece, l’esterno sinistro (Bonaventura) ha il compito di coprire le linee di passaggio sul regista avversario. Questa soluzione di pressing indirizza lo sviluppo della manovra avversaria sulle corsie laterali.

Non possesso in zone medie del campo: la fase difensiva del Milan, superati i due attaccanti, è caratterizzata da molta densità nella zona centrale e da uscite aggressive dei terzini quando il portatore della palla è sulla fascia. La densità in mezzo al campo è possibile grazie alla presenza dei due centrocampisti centrali (Kessiè e Bennacer) e dal rientro dei due esterni di centrocampo (Castillejo e Bonaventura), la linea a quattro che si viene a formare rimane stretta e indietreggia garantendo compattezza alla squadra e chiudendo gli spazi tra le linee.
Non possesso in zone basse del campo: i due difensori centrali (Romagnoli e Kjaer) effettuano una marcatura a uomo sugli attaccanti centrali avversari, quando la palla è sull’esterno uno dei due terzini si sgancia dalla linea per effettuare pressione mentre l’altro si stringe avvicinandosi ai centrali e garantendo un uomo in più in marcatura a centro dell’area. Inoltre, all’interno dell’area di rigore uno dei due centrocampisti centrali (prevalentemente Kessiè) ha il compito di infoltire la zona centrale e seguire eventuali inserimenti dei centrocampisti avversari.
TRANSIZIONI OFFENSIVE
L’atteggiamento della squadra dopo aver riconquistato la palla risulta essere nella maggior parte dei casi propositivo. Spesso, in seguito a un nuovo possesso, viene cercato l’attaccante centrale (Ibrahimovic) dotato di ottime capacità fisiche e tecniche, contemporaneamente i due esterni (Bonaventura e Castillejo) assieme all’altro attaccante centrale (Leao) ricercano la profondità.

TRANSIZIONI DIFENSIVE
Le transizioni difensive del Milan risultano essere molto efficaci in qualsiasi zona di campo. Dopo aver perso palla, i giocatori hanno il compito di ostruire le vie di passaggio attraverso cui possa nascere un rapido contropiede. Così facendo, le squadre avversarie, per evitare di perdere il possesso palla appena conquistato, opteranno per una serie di passaggi sicuri tramite i quali difficilmente nasceranno ripartenze fulminee, questo garantirà ai giocatori del Milan il tempo per recuperare la posizione.