Analisi realizzata da Francesco Badolato, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
La Salernitana ultima in classifica al giro di boa di questa stagione di serie A si è affidata ad un vero esperto delle salvezze insperate: Davide Nicola. Dopo le imprese con Crotone, Genoa e Torino, adesso ci riprova con una piazza molto calorosa come quella di Salerno puntando, come sempre ha fatto, a creare un gruppo unito e concentrato sull’obiettivo di restare in serie A. In primis ci crede il nuovo presidente del club, Danilo Iervolino, che prima dell’ingaggio di mister Nicola ha completamente rinnovato la rosa grazie al nuovo direttore sportivo Walter Sabatini, grande scopritore di talenti che potranno esser valorizzati sicuramente dal grande lavoro di mister Nicola.
SISTEMI DI GIOCO
Base: 4-4-2
Fase di possesso: 1-4-2-2-2 | 2-2-2-4
Fase di non possesso: 4-4-2 | 4-2-2-2 | 4-1-2-1-2
La squadra si dispone in campo con :
POR Luigi Sepe esperto portiere dai buoni riflessi e dotato coi piedi
DCD Radu Dragusin difensore molto aggressivo e agile nonostante la stazza
DCS Federico Fazio veterano del ruolo, molto fisico, comanda la difesa
TD Pasquale Mazzocchi terzino che spinge molto
TS Luca Ranieri terzino più dedito alla fase difensiva, è anche un difensore centrale
CCD Lassana Coulibaly mediano dalla grande quantità, molto dinamico ma poco tecnico
CCS Ivan Radovanovic esperto mediano dalla buona visione di gioco, poco propenso a spingersi (sub Ederson buon prospetto, tuttocampista dalla buona tecnica individuale ma perde molto la posizione)
ED Grigoris Kastanos jolly dalla buona visione di gioco,attento anche alla fase difensiva
ES Franck Ribery giocatore dalla classe eccelsa, poco avvezzo alla fase difensiva
PD Federico Bonazzoli attaccante molto mobile dalla buona tecnica
PS Milan Djuric possente attaccante, pericoloso di testa e nelle sponde
Nella fase di possesso la squadra si dispone con una linea a 4 con tutta la difesa, mentre gli esterni (ED/ES) si alzano rispetto alla linea dei CC stringendo la loro linea di azione e poco più avanti le due punte affiancate.
Nella fase di non possesso invece si formano 3 linee ben delineate che possono diventare 4 quando gli esterni ED/ES seguono il proprio uomo di riferimento(terzini avversari).
FASE DI POSSESSO
Costruzione
I centrocampisti centrali (Coulibaly e Radovanovic/Ederson) si abbassano nel caso i destinatari siano marcati in maniera decisa.
Se invece i terzini sono già liberi, il portiere, la cui tecnica individuale lo permette, prova direttamente a lanciare su questi.
Qualora invece non fosse possibile questo tipo di costruzione, il portiere lancia lungo su una delle fasce cercando la zona dell’esterno ED/ES a cui si affianca la punta di riferimento.

Sviluppo
Quando la palla arriva al terzino, quest’ultimo cerca l’esterno sulla propria fascia che diventa il vero riferimento della manovra offensiva che parte poi la rifinitura (sia Ribery che Kastanos sono i giocatori più talentuosi della squadra).
Nel secondo caso (quello in cui il portiere lancia lungo sull’esterno), questa fase viene saltata ovviamente.
Lateralità
La squadra cerca solo il gioco sulle fasce perché i due centrocampisti centrali non sono in grado di svolgere una manovra veloce e ficcante per la creazione della manovra offensiva, ma anche perché nelle zone laterali si riesce ad evitare il labirinto di gambe che c’è nella zona centrale del campo.
Rifinitura
Questa fase di gioco è nelle mani degli esterni offensivi che scelgono come far avanzare l’azione col proprio alto tasso tecnico :
– cercare la fascia opposta se c’è più spazio;
– appoggiare l’azione del terzino che nel frattempo ha sovvrapposto e quindi fare cross in area;
– chiedere la triangolazione con Bonazzoli che nel frattempo fa un movimento a venire incontro. Finalizzazione
In tutti i casi si cerca di sfruttare l’alta densità che si crea nell’area avversaria con i 2 attaccanti, l’esterno opposto che si è accentrato e ,con l’entrata di Ederson, anche con l’inserimento di quest’ultimo al limite dell’area.
FASE DI NON POSSESSO
Primo atteggiamento difensivo
La squadra attua una pressione di gruppo non aggressiva rimettendosi velocemente con 3 linee molto compatte e strette con una linea difensiva molto alta. Quando la palla è nei piedi dei difensori centrali, gli attaccanti cercano semplicemente di chiudere linee di passaggio senza pressarli.
Lateralità
Si creano delle vere e proprie coppie (terzino-esterno / esterno-terzino) che seguono i movimenti dell’uomo di riferimento senza lasciarlo mai scambiandosi tra loro.

Atteggiamento difensivo a centrocampo
I due centrocampisti centrali si mantengono in linea tra loro mettendo pressione all’uomo di riferimento avversario, lasciando l’altro CC che si mette a protezione della linea difensiva.

Atteggiamento linea difensiva
Mentre i terzini tengono sott’occhio gli esterni avversari, i due difensori centrali si mantengono in linea tranne quando la punta avversaria (Giroud) si avvicina nella zona di Fazio che lo segue per un po’, mentre Dragusin segue avanzando il movimento a fisarmonica che effettua il trequartista avversario (Diaz).
TRANSIZIONI
Transizione offensiva
I due attaccanti non sono particolarmente impegnati come i loro compagni a seguire gli avversari proprio per proporre un rapido ribaltamento dell’azione in caso di recupero palla.
Se l’azione si svolge su una delle fasce, l’esterno opposto si distacca dagli altri nel caso si recuperi subito palla.
Transizione difensiva
Uno dei due CC resta più arretrato avanti ai due difensori per non creare un buco in caso di ripartenza avversaria.
ANALISI SWOT
Punti di forza
– Tasso tecnico degli esterni offensivi
– Centrocampisti centrali molto dinamici in grado di supportare entrambe le fasi
Punti deboli
– Basso tasso tecnico dei centrocampisti che porta a poche soluzioni offensive – Spazi che si creano nella zona centrale del campo
– Linea difensiva troppo alta con difensori poco veloci