La squadra rivelazione del girone C di Lega Pro, il Siracusa del mister Andrea Sottil, ex calciatore professionista, che ha militato per 18 anni nei vari campionati professionisti, militando con le maglie del Torino, Fiorentina, Atalanta, Udinese, Reggina, Genoa, Catania, Rimini e Alessandria.
Nel 2011 intraprende la carriera da allenatore, iniziando ad allenare la squadra dei Giovanissimi della società dilettantistica Lucento.
Il 25 giugno 2011 firma un contratto con il Siracusa, in Lega Pro Prima Divisione; la squadra termina la stagione prima in classifica, ma a causa dei mancati pagamenti degli stipendi ai calciatori del Siracusa subisce cinque punti di penalizzazione e giunge 3ª in campionato, mancando poi la promozione ai play-off.
Il 21 giugno 2012 diventa il nuovo allenatore del Gubbio che si appresta ad affrontare il campionato di Lega Pro Prima Divisione. Il 10 dicembre seguente inizia a frequentare a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-Uefa Pro. Il 23 giugno 2013 la società umbra comunica di aver sollevato il tecnico dall’incarico di allenatore, dopo una sola stagione dove ha condotto la squadra all’ottavo posto.
L’11 luglio 2013 è passato al Cuneo, in Lega Pro Seconda Divisione. Viene esonerato il 7 gennaio 2014 dopo la sconfitta interna contro la S.E.F. Torres 1903 che lascia i piemontesi a metà classifica in zona play-out a soli 3 punti dall’8º posto che garantisce la promozione diretta in Serie C.
Il 7 ottobre 2014 accetta l’incarico di allenare la Paganese per la stagione 2014-2015, sostituendo l’esonerato Stefano Cuoghi. Con la formazione campana si piazza quindicesimo al termine della stagione, centrando l’obiettivo salvezza.
Il 24 settembre 2015 ritorna ad allenare il Siracusa in Serie D, subentrando dopo tre giornate all’esonerato Lorenzo Alacqua con la squadra nelle zone basse della classifica del girone I. L’8 maggio 2016 la formazione siciliana vince il proprio girone e torna in Lega Pro dopo quattro anni.
Il 21 gennaio 2017 festeggia le 100 panchine da allenatore del Siracusa nella gara interna giocata contro il Taranto.
L’obiettivo stagionale per il Siracusa è la salvezza, con una squadra composta da giocatori che hanno militato in Lega Pro e Serie B, citiamo il bomber della squadra Catania (14 gol), uno dei migliori esterni del campionato Valente, le prime punte Scardina e Persano, l’esterno d’attacco Paulo Azzi, arrivato a Gennaio.
Ma il mister Sottil è andato oltre l’obiettivo, centrando i play off, 57 punti (40 in casa e 17 in trasferta), le statistiche ci fanno notare come il Siracusa in casa è davvero impressionante, mentre è molto vulnerabile in trasferta, con 47 gol fatti (30 in casa e 17 in trasferta) e 43 subiti (16 in casa e 27 in trasferta).
Il Siracusa è una squadra che fa della compattezza in fase di non possesso e delle ripartenze veloci, specialmente sugli esterni con Catania, Valente, De Silvestro, Azzi, sempre pronti ad attaccare la profondità, i suoi maggiori pregi.
il Siracusa si schiera con un modulo 1-4-4-2, con Santurro in porta, i centrali sono Diakite e Cossentino, i due esterni bassi sono Brumat e Malerba, il centrocampo e formato dai due mediani Spinelli e Palermo, gli esterni alti sono Valente e De Silvestro, in avanti la seconda punta Catania leggermente dietro l’attaccante Persano (oppure Scardina).
FASE DI POSSESSO
Il Siracusa è una squadra che ricerca velocemente il cambio gioco, in fase di costruzione i terzini ricevono spesso il pallone, saltando la fase di sviluppo e lanciando direttamente sugli esterni d’attacco o direttamente sulle punte; spesso si cerca il movimento tra le linee di Catania, elemento molto incisivo nelle prestazioni della squadra, oppure si cerca l’1 vs 1 individuale degli esterni d’attacco (Paulo Azzi, Catania, Valente) e la sovrapposizione col cross del terzino.
In zona di rifinitura abbiamo i cross dell’esterno d’attacco o del terzino, con l’attacco in zona di finalizzazione da parte degli attaccanti e dell’esterno opposto costante.
In transizione positiva si ricerca la giocata veloce verso la punta o gli esterni d’attacco, con ripartenze veloci.
FASE DI NON POSSESSO
In fase di non possesso il Siracusa si schiera con un 1-4-4-1-1, con l’abbassamento e lo smarcamento preventivo di Catania dietro la linea dei centrocampisti avversari, pronto a ricevere il pallone riconquistato e cercare l’attacco veloce della porta avversaria, sfruttando la sua velocità e tecnica individuale.
I centrali di centrocampo raddoppiano sempre sugli avversari, aiutando i terzini, e costringono gli avversari a giocare lateralmente.
In transizione negativa si ricerca la compattezza difensiva, non attuando un forte pressing.
PUNTI DI FORZA
Il Siracusa è sicuramente una squadra molto organizzata tatticamente in entrambe le fasi di gioco:
in fase offensiva una grande abilità nelle ripartenze veloci ed attacco alla profondità con conclusione in zona di finalizzazione con minimo 3 uomini costante ed efficace.
In fase difensiva una compattezza tra i reparti costante per quasi tutti i 90 minuti, con ripiegamenti degli esterni d’attacco in supporto al centrocampo, meccanismi provati e riprovati quasi a memoria.
PUNTI DEBOLI
La linea difensiva del Siracusa si predispone molto alta anche a palla scoperta, concedendo la profondità alla squadra avversaria, accettando la parità numerica sulle zone esterne anche a ridosso della propria area, con notevole dispendio fisico.
Occhi puntati su Andrea Sottil, attuale allenatore del Siracusa, sorpresa del girone C di Lega Pro, si è guadagnato le attenzioni di tutti, anche di club di serie A e B, tra cui il Palermo per una rifondazione in Serie B; Il club rosanero sembra intenzionato a ripartire dall’ex difensore oggi sulla panchina azzurra.
Queste sono soltanto voci, il mercato estivo ci dirà le intenzioni del mister, se continuare a Siracusa oppure in un’altra piazza; aldilà delle scelte rimane evidente la competenza di questo allenatore.