Dopo 49 anni di assenza, la Società Polisportiva Ars et Labor (SPAL) di Ferrara, riabbraccia la Serie A. I tifosi estensi hanno visto la propria squadra scomparire dal calcio per ben due volte nel 2005 e nel 2012; dopo quest’ultimo fallimento, viene fondata la Real SPAL che un anno dopo, nel 2013, si fonderà con la Giacomense di Masi San Giacomo, militante in C2. Il 12 luglio 2013 nasce ufficialmente la SPAL 2013 che disputa un campionato di alta quota, venendo ammessa nella nuova Serie C. L’ 8 dicembre 2014 con l’esonero di Oscar Brevi, comincia l’era Semplici: che salva la squadra e l’anno seguente la riporta in Serie B dopo 23 anni. Pur avendo una delle rose meno forti dell’intero campionato, la SPAL è protagonista di una grandissima cavalcata che la porta, con la sconfitta patita a Terni contro la Ternana e la contemporanea vittoria del Benevento con il Frosinone, in Serie A con una giornata d’anticipo.
SISTEMI DI GIOCO:
Gli 11 di mister Semplici sono quasi sempre gli stessi. Ad inizio campionato il modulo principale era il 3-5-2, con il quale si può passare facilmente ad un 3-5-1-1, più difensivo, in base agli interpreti (quest’ultimo utilizzato solitamente contro le big del campionato). Il portiere titolare è Meret, anche se per buona parte della stagione ha giocato Alfred Gomis, per via dell’infortunio dell’ex Udinese; in difesa i titolari sono: Thiago Cionek, Vicari e Felipe; mentre i principali sostituti sono Salamon e Vaisanen. Viviani è il mediano titolare, con Schiattarella e Grassi come mezzali; Everton Luiz può giocare come mediano o mezzala, così come Schiavon. Sulle fasce: Costa e Dramè si alternano con Mattiello che può giocare pure a destra, dove il titolare è Lazzari (pilastro della Spal, facente parte della Giacomense in C2). Kurtic è il vero rinforzo del mercato di gennaio, può giocare sia da trequartista che da mezzala; l’attaccante principale è il capitano Antenucci, mentre Floccari, Paloschi, Borriello e Bonazzoli si contendono la maglia da titolare.
- Fase di possesso: il mediano si abbassa per ricevere palla dai 3 centrali e dal portiere; mentre le mezzali e il trequartista si muovono molto per liberarsi dalla marcatura nella metà campo avversaria. I tornanti si alzano molto, disponendosi quasi in linea con gli attaccanti.
- Fase di non possesso: la SPAL si schiera con tutti gli effettivi ad eccezione di un’attaccante dietro la linea della palla. I tornanti si allineano con i centrali di difesa, mentre le mezzali e il trequartista formano una prima linea di pressing.
Costruzione dal basso
I 3 centrali effettuano un possesso palla, mentre Viviani si abbassa a ricevere palla i due tornanti si alzano in linea con l’attacco. Nel caso in cui non sia possibile la costruzione palla a terra, il portiere effettuerà il rinvio lungo cercando i giocatori offensivi.
Sviluppo
La SPAL gioca un calcio molto semplice: nel momento in cui si riesce a liberare il passaggio per il mediano o per le mezzali, si verticalizza con un attacco diretto verso la punta che taglia verso l’esterno, oppure direttamente verso i tornanti.
Sviluppo palla a terra
La SPAL sviluppa l’azione anche sfruttando i movimenti sincronizzati da parte delle mezzali e del trequartista.
Finalizzazione
La finalizzazione del gioco è caratterizzata dai cross provenienti dalle fasce laterali del campo. Nel momento in cui un giocatore è in procinto di effettuare un cross, la mezzala del lato opposto al punto dove si trova il pallone, si inserisce in area per dare più opzioni al giocatore che effettuerà il cross.
FASE DI NON POSSESSO:
Pressione/Pressing
La SPAL effettua una pressione per chiudere le possibili verticalizzazioni avversarie. Il baricentro non è molto alto, infatti, ad eccezione di 1-2 giocatori, il resto della squadra si trova interamente dietro la linea della palla. Con questo tipo di pressione si cerca di chiudere il portatore di palla avversario in una zona circoscritta del campo. Nel momento in cui c’è la possibilità di recuperare il pallone, si effettuerà un pressing aggressivo ai danni del portatore di palla avversario, effettuando dei raddoppi di marcatura.
Linea difensiva-Marcatura
In fase di non possesso, la linea difensiva è composta dai centrali + i due tornanti.
La marcatura dentro l’area è uomo nella zona.
Nel momento in cui un attaccante avversario va incontro al pallone, un difensore lo segue in marcatura finché non si libera del pallone.
TRANSIZIONI:
- Positive: a palla recuperata si cerca subito di ripartire in contropiede, cercando di portare la superiorità numerica a proprio favore. La SPAL non sembra riuscire a sfruttare al meglio queste situazioni.
- Negative: a palla persa i giocatori più vicini al portatore di palla avversario, chiudono le possibili verticalizzazioni e cercano di recuperare immediatamente il pallone.
CALCI PIAZZATI
Offensivi:
- Calci d’angolo: l’angolo viene battuto direttamente all’interno dell’area di rigore, sfruttando il movimento di Felipe che taglia sul primo palo, oppure viene giocato corto per cercare il cross in un secondo momento.
- Calci di punizione: viene battuto direttamente in porta da Viviani, oppure si sfrutta il solito movimento di Felipe effettuando il cross.
Difensivi:
- Sui calci d’angolo: la marcatura è a zona, ma nel momento della battuta diventa uomo nella zona.
- Sui calci di punizione: la SPAL cerca di mantenere la linea difensiva molto alta, marcando uomo nella zona.
PUNTI DI FORZA:
- Aggressività nel pressing;
- Gioco d’anticipo;
- Gioco sugli esterni;
- Movimenti coordinati di mezzali e trequartista;
- Attacchi diretti;
- Transizioni negative.
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Difesa;
- Transizioni positive non molto efficaci.