Analisi realizzata da Simone Bottitta, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/
L’allenatore ex Verona ha ereditato una squadra reduce da anni di difesa a 3, nonostante il modo di giocare di Juric sia completamente diverso rispetto a quello dei suoi predecessori.
La caratteristica principale del tecnico croato è senza dubbio la marcatura uomo su uomo a tutto campo, con i difensori che cercano l’anticipo oltre la metà campo.
Questi però non sono gli unici concetti che si possono notare nelle squadre allenate da Juric, ma si noteranno anche il gioco molto organizzato e gli scambi di posizione tra i giocatori.
SISTEMA DI GIOCO BASE : 1-3-4-2-1
SISTEMA DI GIOCO IN COSTRUZIONE : 1-3-2-2/2-1
SISTEMA DI GIOCO IN FDNP : 1-3-5-1-1
Fase di Possesso
COSTRUZIONE – Il Torino ha in una delle sue caratteristiche principali in fase di possesso la costruzione dal basso, dove i tre difensori centrali vengono a ricevere palla dall’estremo difensore Milinkovic Savic, per poi allargare il gioco verso i due esterni di centrocampo Singo a destra e Ansaldi o Ola Aina a sinistra, in modo da poter sfruttare tutta l’ampiezza del campo sin da inizio azione.
A seconda dell’esterno in possesso di palla può cambiare lo spartito, Ansaldi quando in condizione ottimale è stato spesso impiegato da Juric, in quanto grazie alle sue caratteristiche uniche all’interno della rosa offre tanta qualità sin dai primi momenti dell’azione, discorso opposto per due giocatori atletici come Singo e Aina.

RIFINITURA – La mediana a due è solitamente composta da giocatori di grande sostanza, ma allo stesso qualitativamente davvero validi, avendo interpreti del livello di Mandragora, Pobega, Praet o Lukic. Soprattutto questi ultimi si sono trovati spesso a giocare anche in posizione avanzata, a ridosso dell’unica punta, soprattutto complici le assenze per infortunio dei vari Pjaca, Brekalo o Verdi.
Una delle giocate che si possono notare spesso durante i match è senza dubbio lo scarico di uno dei due trequartisti verso il centrocampista centrale, il quale di prima prova a servire in profondità la punta centrale.
FINALIZZAZIONE – In fase di finalizzazione le soluzioni di gioco variano in base agli interpreti.
Juric vuole che le sue squadre portino molti giocatori in area di rigore, possibilmente facendo iniziare l’azione da un lato del campo e concludendola con l’esterno opposto.
Il centro dell’attacco in questa stagione è stato affidato maggiormente a Sanabria, complice anche l’infortunio di capitan Belotti.
Juric nonostante qualche tentativo di far coesistere i due giocatori ha sempre detto di voler puntare su uno dei due dal primo minuto, più defilato nelle gerarchie invece l’ex bianconero Simone Zaza.
TRANSIZIONE POSITIVA – Come detto la squadra di Juric ha come punto di forza il pressing alto e l’aggressività volta al recupero di palla.
Una volta tornati in possesso il primo obiettivo è quello di giocare su uno dei tre giocatori offensivi o di allargare il gioco sull’esterno di centrocampo.

Fase di Non Possesso
La squadra di Juric in fase di non possesso è solita alzarsi per cercare di recuperare palla già nella metà campo avversaria.
I due esterni di centrocampo vanno a uomo sugli esterni offensivi avversari, mentre i due giocatori a ridosso della punta si posizionano uno sul regista avversario e l’altro su uno dei due centrali.
Tutta la squadra si dispone con delle vere e proprie marcature “uomo su uomo” per tutto il campo.

COMPATTEZZA – Come detto la squadra di Juric oltre ad essere molto predisposta al pressing offensivo è anche molto compatta, questa caratteristica permette ai granata di non farsi sorprendere dai lanci lunghi degli avversari.
Inoltre la presenza di Bremer al centro della difesa aiuta nel recupero palla in caso di lancio degli avversari oltre la linea del centrocampo.
TRANSIZIONE DIFENSIVA – Una volta persa palla il Torino cerca immediatamente di recuperare il pallone, come detto, andando in pressing alto per con l’obiettivo di recuperare il possesso o far terminare l’azione avversaria con un fallo.
Proprio a causa di questa aggressività che la squadra di Juric è attualmente in cima alla classifica dei falli fatti, con una media di 19.2 falli a partita.
Questa speciale classifica al momento vede al comando Pobega (31), mentre al terzo posto l’altro granata Lukic (25), a una sola lunghezza di distanza dal blucerchiato Thorsby.
PUNTI DI FORZA:
- Alta Intensità
- Capacità di contenere la squadra avversaria
- Solidità difensiva
- Organizzazione
- Forza nei duelli difensivi
- Consapevolezza nei propri mezzi
PUNTI DI DEBOLEZZA :
- Dispendio di energie importante
- Pochi gol dall’attaccante centrale
- Costruzione del gioco a tratti prevedibile