INTRODUZIONE
Da due anni a questa parte il Tottenham Hotspur è riuscito ad ottenere incredibili risultati. Tali traguardi non si presentavano per la squadra di Londra dalla stagione 62-63, quando gli Spurts riuscirono a raggiungere la seconda posizione in Premier League, subito dopo l’Everton, stagione nella quale proprio Jimmy Greaves (Tottenham), divenne capocannoniere con ben 37 reti.
La squadra allenata da mister Pochettino è riuscita a concludere infatti migliorando i proprio risultati di anno in anno, le stagioni in Premier League con lui alla guida si sono concluse con posizionamento:
- 5° nella stagione 2014/15;
- 3° in quella 2015/16;
- 2° in quella 2016/17.
Mauricio Roberto Pochettino Trossero, trascorsi da professionista come difensore di Espanyol PSG,, etc., ottiene il patentino di allenatore nel 2008 e inizia facendo pratica come vice allenatore dell’Espanyol. Il 20 gennaio 2009, il primo allenatore José Manuel Esnal viene esonerato, permettendo a Pochettino di sedersi sulla panchina della prima squadra, in quel momento ultima in classifica e in una situazione molto delicata. Alla fine della stagione l’Espanyol riesce però a salvarsi, grazie ad una vittoria all’ultima giornata sul campo dell’Almería.
Nelle successive due stagioni arrivano altre due salvezze tranquille che portarono ad un nuovo rinnovo. Il 25 febbraio 2012 diventa inoltre il quarto allenatore della storia del club come numero di presenze in panchina. Il 26 novembre 2012, dopo 13 giornate di Liga BBVA e due sole vittorie, viene esonerato dal club. Il 18 gennaio 2013 diventa il nuovo allenatore del Southampton, in Premier League.
Debutta pareggiando per 0-0 contro l’Everton e gradualmente riesce a risollevare le sorti dei Saints, portandoli alla salvezza. Nella stagione successiva riporta il Southampton nella parte sinistra della classifica, concludendo il campionato con un ottimo ottavo posto. Il 27 maggio 2014 diventa il nuovo allenatore del Tottenham, siglando un contratto quinquennale col club londinese.
L’articolo ha come fine, lo studio delle costanti tattiche del Tottenham di Pochettino. Esso è basato sullo studio della gara valida per la competizione di Premier League, finita 2-1 a favore degli Spurts.
STATISTICHE PRE-PARTITA
Tra le numerose statistiche analizzate nel pre-partita, quelle più interessanti risultano oggettivamente mostrare una particolare predisposizione per il gioco sulle fasce, da terra e per lanci lunghi, sono di fatto pochi i palloni giocati per vie centrali, destinando ad un “regista” la manovra. Risulta una squadra mnemonica e che sa giocare bene secondo le indicazioni del proprio allenatore, infatti, dalle statistiche di possesso e sviluppo del gioco offensivo, si comprende come sia un indicazione richiesta la ricerca costante del cross in area, distribuendo in maniera omogenea i tentativi su entrambe le fasce.
Le percentuali di passaggi filtranti cercati, risultano molto spesso attuati dal centromediano di destra, dove prevale in percentuale sia nelle partite in casa che fuori (a parte i giocatori sulla trequarti che ovviamente provano spesso gli inserimenti con tale tipo di passaggio). L’esterno sinistro, in fase offensiva, rappresenta l’uomo che più di tutti tenta dribbling e sfide 1vs1.
In fase difensiva i lanci o rinvii lunghi sono molto pochi. Il numero di recuperi in zona di costruzione avversaria (in particolare nella trequarti) è sinonimo di una squadra che ama giocare con baricentro alto o aggredendo l’avversario. I falli in prossimità della propria area di rigore sono pressoché nulli, indice di concentrazione, pazienza e attesa del giusto momento d’intervento.
La squadra presenta una media di circa 2 goal segnati a partita, ma l’andamento degli ultimi match presenta una tendenza indicante un elevato numero di tiri per quasi nessun goal (1 goal su 91 tiri, 41 dei quali in porta), un rapporto goal/tiri molto basso, pari circa all’1%, ed una precisione d’inquadramento dello specchio al 45%. Ciò potrebbe indicare una esclusiva tendenza dettata da numerosi fattori influenzanti il finale di stagione. Di sicuro si può affermare che ben il 23% delle conclusioni in porta avvengono per tiro basso centrale e che il principale artefice di tale statistica è la punta Harry Kane, con ben 21 tiri nelle ultime 5 partite disputate, tutti dal centro dell’area di rigore. A distanza nella classifica di pericolosità risultano i due centrocampisti d’inserimento: Son con 15 tiri ed Eriksen con 18, entrambi con predilezione per i tiri da fuori area.
FORMAZIONE
Mister Pochettino si presenta con un modulo di base, utilizzato quasi 90% delle volte secondo gli ultimi match utilizzati come campione, che risulta essere un 4-2-3-1.
FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE
La fase di possesso palla della squadra di Pochettino, non vede mai una costruzione dal basso effettuata verso un regista o mediano in abbassamento, ma neanche verso un centrocampista che imposti la manovra di sviluppo dell’azione. In fase offensiva presentano un modulo che si avvicina molto ad un 2/3-1-4. I due centrali di difesa fissi dietro, i terzini a sostegno di un centrocampista centrale, l’altro mediano si alza sulla trequarti e in base alla zona di sviluppo del gioco, si posizionano Eriksen, Alli e Son vicino a Kane sempre centrale.
Gli Spurts sono soliti sfruttare molto le fasce, indirizzando dai difensori centrali, i palloni direttamente verso uno dei due terzini. Questi in fase di costruzione si posizionano di fianco al centrocampista centrale Wanyama, che rimane il solo a presidiare insieme ai terzini la metacampo. Se questi risultano marcati preventivamente, allora il pallone viene indirizzato sempre verso una delle due fasce, ma sul giocatore più avanzato (esterno di centrocampo), mediante lancio lungo.
SVILUPPO
La fase di sviluppo del Tottenham prevede ricerca continua di classiche catene laterali. Molto più spesso viene ricercata quella di destra, forse perché dettata dalla presenza del mediano Dier, tecnicamente più dotato del compagno centrocampista Wanyama. Gli scambi vengono generalmente effettuati tra il centrocampista centrale Dier in movimento sulla destra, Kane in abbassamento dalla linea degli attaccanti e Trippier il terzino destro. Quest’ultimo è sempre pronto a servire Dier in attacco dello spazio, successivamente all’iniziale passaggio su Kane che provvede al gioco di sponda (catena laterale di destra).
RIFINITURA E CONCLUSIONE
La zona di rifinitura vede la costante ricerca degli esterni Son, Eriksen, e a volte Alli, per il cross al centro dell’area. La squadra sfrutta molto le capacità fisiche ed il colpo di testa della punta Kane, e difficilmente tenta differenti giocate. Il terzino sulla fascia in cui si svolge l’azione, si sovrappone al centrocampista esterno per dargli appoggio o fungere da esca per attrarre a sé il difensore avversario. Se lo stesso non viene servito e il mediano procede alla ricerca dei compagni in area, allora cambiano i movimenti del terzino che cercherà l’inserimento in area di rigore.
TRANSIZIONE OFFENSIVA
La squadra non effettua mai transizioni offensive veloci con ripartenze (a meno di eclatanti errori di posizionamento avversario), ma preferisce ragionare e attendere gli inserimenti dei centrocampisti: Eriksen, Son e Alli in attacco, così da far posizionare in area la punta da servire per il colpo di testa. La stessa, prima di posizionarsi in area, aiuta i compagni durante la transizione offensiva, tenendo palla tra gli avversari e attendendo il giusto momento per cederla ai mediani in avanzamento. I 3 già citati, in fase di inserimento, non mantengono un posizionamento vero e proprio, ma creano tagli dello spazio tra loro per rendersi meno prevedibili e non dare punti di riferimento agli attaccanti.
Il buon gioco di testa della squadra viene dimostrato inoltre dal modo col quale attaccano la porta in inferiorità numerica, riuscendo a prevalere durante il match ben due volte, sia con Kane che con Wanyama, dimostrazione di predilezione del gioco di qualità sulle palle inattive invece che di quantità. Di fatto gli scontri in area sono numericamente sempre a loro svantaggio (6 vs 3 nel primo caso e 7 vs 5 nel secondo caso).
FASE DI NON POSSESSO
La fase di non possesso è costituita dal classico modulo 4-4-2, che prevede il posizionamento dei giocatori per ruolo indicati come nell’immagine riportata in basso.
La squadra effettua poche volte pressing alto, e visti i risultati ottenuti nelle poche volte in cui ciò avviene, si preferisce di gran lunga l’attesa dell’avversario e la ricomposizione delle strette linee di copertura, costituite dai 4 uomini di difesa e dai 4 di centrocampo. Alli ha la libertà di svolgere la fase difensiva secondo la situazione. Può sostenere la punta Kane quando esce in pressione o porsi di fronte alla linea dei mediani in maniera solitaria, a supporto dei mediani. Il tipo di marcatura attuato è a zona.
Le poche volte che la squadra di Pochettino tenta di attaccare alto l’avversario, mostra delle lacune evidenti in fase di organizzazione. Nel video sotto riportato si può notare come l’attacco simultaneo in ritardo di più uomini del Tottenham, porta l’avversario ad avere i tempi di gioco utili a servire i compagni, che si troveranno facilmente in superiorità numerica e vantaggio di spazio per la transizione offensiva, sulla metà campo. I giocatori dello United, avranno di fronte una sola linea di copertura composta da 2 uomini da superare per condursi in porta.
Nonostante il rapido supporto dei compagni, il Tottenham presenta più volte aree di gioco completamente scoperte da poter attaccare, o dalle quali mirare in porta, portando superiorità numerica davanti al singolo avversario, ma pochi uomini posti nella giusta posizione difensiva per ridurre al minimo la possibilità di subire goal.
TRANSIZIONE DIFENSIVA
Le transizioni difensive non si presentano quasi mai nel presente match. Le poche volte in cui si realizzano, vengono effettuate in maniera non coordinata. Probabilmente è ciò che induce mister Pochettino a dare un atteggiamento alla squadra, in fase offensiva, che possa limitare questo tipo di situazioni. Questo tipo di fase infatti, non si presenta quasi mai in maniera così netta e in evidenza. Quando gli Spurts si ritrovano costretti a recuperare le posizioni, per dare vita alla vera e propria fase difensiva, non presentano un’organizzazione e degli automatismi tali a riuscire a contrapporsi in velocità all’avversario.
Nel video in basso si può notare come, nonostante la superiorità numerica in area (3 vs 2), l’uomo al limite dell’area controllato dall’avversario, ed Eriksen a supporto dello scontro 1vs1 del terzino destro, l’avversario riesca a segnare. Il mediano, a supporto del terzino che tenta di ritardare l’azione invece di intervenire immediatamente, né interviene in raddoppio dello stesso, lasciandolo alla sfida individuale, né interviene successivamente al suo superamento. Ciò rappresenta un posizionamento inutile ai fini difensivi. Il difensore centrale si ritrova costretto ad uscire lateralmente, lasciando la zona centrale scoperta attaccata dalla punta dello United, Rooney, che con un facile tocco in direzione corsa, non può che segnare col minimo sforzo ad 1 m dalla porta.
La fase di transizione difensiva dimostrata nel presente match, merita sicuramente di essere rivista. La stessa dovrebbe essere di maggior approfondimento, mediante studio di ulteriori partite. Sicuramente il numero statistico di palloni alti recuperati ed indicati ad inizio articolo, presentano l’atteggiamento di una squadra che recupera il possesso in posizione alta baricentricamente o in pressing, cosa che contro il Manchester Utd non è riuscita molto bene.
L’immagine rappresentante la motion analysis dei passaggi tra giocatori del Tottenham, e le loro posizioni medie, indicano alcuni concetti interessanti:
- Il giocatore a toccare il maggior numero di palloni è il difensore centrale Vertonghen, che non gioca quasi mai il pallone verso altri giocatori che non siano il difensore centrale Alderweireld (al quale lascia l’impostazione), il terzino Davies, o nel caso peggiore LLoris;
- Il terzino ricercato costantemente è Davies, quello sinistro, che non gioca quasi mai il pallone indietro;
- Il giocatore a distribuire in maniera omogena più palloni è Dier, il centrocampista centrale tecnicamente più dotato;
- Kane, Eriksen e Son presentano posizione media in campo nella parte centrale della trequarti, mentre Alli mantiene posizione media durante il match a supporto del giocatore centrale sulla trequarti (praticamente funge da seconda punta).